00:00 13 Novembre 2016

MODELLO EUROPEO: l’attacco delle correnti INSTABILI nord-atlantiche sull’Europa

L'aggiornamento serale del modello europeo rincara ancora la dose; da venerdì 18 nuove prospettive di tempo PERTURBATO sull'Italia e sull'Europa.

Quanto previsto sull’Europa in questa seconda metà di novembre non risponderà alle esigenze di chi spera nel freddo invernale e nella neve a bassa quota, sebbene le prime intense nevicate potranno in più di un’occasione fare la loro comparsa su Alpi ed Appennino, laddove le temperature saranno adatte ad ospitare la caduta dei fiocchi ad un altitudine mediamente superiore ai 1000-1500 metri. Per le basse quote e la pianura non è ancora tempo di grande freddo e grande neve ma d’altro canto ancora non siamo in inverno, novembre all’interno del periodo di competenza proprio della stagione tardo autunnale. 

Con cosa dovremo confrontarci? 

Questa seconda metà di novembre sarà contraddistinta da un nuovo riassetto delle figure bariche in ambito europeo; un cambiamento nella dislocazione dei centri di bassa e di alta pressione che porteranno ben presto alla formazione di una figura ciclonica piuttosto vistosa (saccatura) sull’Europa centro-occidentale, foriera di molte giornate di MALTEMPO

Nell’ambito del nostro territorio nazionale verremo a trovarci lungo il lato ascendente di questa vasta figura depressionaria, sperimentando l’irruenza dei venti meridionali accompagnati da un profilo termico tendenzialmente MITE. Gli effetti portati dall’aria fredda in quota di origine polare-marittima, potrebbero farsi sentire a tratti soprattutto al nord. 

MALTEMPO: ecco le giornate più instabili secondo l’aggiornamento serale del modello europeo. 

A cavallo tra il termine della seconda e l’esordio della terza decade novembrina, possiamo identificare il passaggio di due perturbazioni lungo il nostro territorio nazionale, la prima tra venerdì 18 e sabato 19 novembre, la seconda tra lunedì 21 e martedì 22. Entrambe le perturbazioni porterebbero precipitazioni soprattutto sul versante Tirrenico e sulle regioni settentrionali, la seconda perturbazione, stante un maggior richiamo di venti sciroccali, porterebbe con sè gli accumuli precipitativi maggiori ma anche un profilo termico più mite. 

Volgendo infine lo sguardo alla parte conclusiva del mese, potremo ancora osservare un quadro circolatorio assai disturbato, con la tendenza degli anticicloni ad avere delle nuove pulsazioni dinamiche verso le latitudini settentrionali e di conseguenza condizioni di tempo ancora INSTABILE sull’Europa e sul Mediterraneo. 

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi