00:00 16 Novembre 2011

La Nina torna a correre nel Pacifico tropicale, influenze sul tempo di casa nostra?

Secondo i vari scenari previsionali non è comunque previsto un episodio intenso come quello dell'inverno 2010-11. Le influenze sull'inverno che ci aspetta però potrebbero esserci, vediamo quali.

 I grandi centri climatologici mondiali sono d’accordo nel intendere il prossimo inverno caratterizzato da un episodio di Nina. Non si tratterà di una anomalia intensa, la cosiddetta Nina strong come accaduto nell’inverno 2010-11, ma di un evento che si collocherà in una via di mezzo tra i valori neutri e quelli negativi. 

In effetti già ora diversi indicatori atmosferici, tra i quali l’andamento e la forza degli Alisei e la copertura nuvolosa sul Pacifico tropicale risultano già compatibili con un episodio di Nina in atto.

Quando la Nina si intensifica negli ultimi mesi dell’anno generalmente, anche se non è una regola fissa, porta piogge superiori alla norma sui settori settentrionali ed orientali dell’Australia. Di pari passo subisce un incremento anche la frequenza dei cicloni tropicali, questi ultimi nella stagione canonica ovvero tra novembre e aprile.

E in Italia? Finchè la magnitudo della Nina rimarrà debole le forzanti da essa apportate non risulteranno di fondamentale importanza per il tempo di casa nostra. Occorre tuttavia considerare che essa potrebbe comunque diventare importante se vista in sinergia con altri indicatori atmosferici, quali la QBO negativa (venti stratosferici equatoriali da est verso ovest). In questo caso un inverno freddo e, perchè nom anche nevoso sono senz’altro a portata di mano.

Autore : Luca Angelini