00:00 24 Marzo 2009

L’alta pressione vorrebbe cancellare il peggioramento del week-end ma il suo tentativo difficilmente andrà a buon fine

Fino a venerdì tempo variabile ma spesso soleggiato sull'Italia, nel week-end prospettiva petturbata ancora poco chiara, perchè disturbata da un tentativo di rientro dell'alta pressione. Il maltempo dovrebbe comunque riuscire a prevalere tra sabato 28 e la fine del mese.

Comincia ad esserci un po’ troppa polvere al nord. Il foehn ha seccato i campi ed anche se di acqua sta per mettersene in moto molta dalla fusione delle nevi, qualche acquazzone non guasterebbe.

Al centro-sud invece le cose non potrebbero andare meglio: anche qui tanta neve in Appennino, addirittura fresca, piogge frequentissime, invasi stracolmi e tutti contenti in vista della lunga estate calda che in genere qui non tradisce quasi mai.

In Sardegna c’è persino chi pensa che, con tutta l’acqua degli ultimi mesi, l’isola manterrà i suoi splendidi colori sino all’estate senza che sole, vento e caldo possano ingiallire troppo la vegetazione. Forse si tratta di un eccessivo ottimismo ma questo è il clima che si respira attualmente sull’isola: “alla faccia di chi ci voleva desertificati” ci scrivono diversi lettori sardi.

Il vortice polare, pur indebolito, seguita ad inviarci i suoi figlioletti: un trenino di onde perturbate che, come spesso accade, per la presenza dell’alta pressione, finiscono per doversi infilare nel Mediterraneo a forza di spallate, dando luogo a sensibili rinforzi del vento, così oome sta accadendo in queste ore su mezza Italia. E’ la classica variabilità primaverile.

Venerdì il trenino di vortici comincerà a rallentare e l’ultimo elemento di questa famigliola di cicloni chiuderà la fase di variabilità con una bella festa perturbata che avrebbe intenzione di coinvolgere anche l’Italia in occasione dell’ultimo week-end di marzo.

La saccatura che accompagna l’ultimo vortice depressionario dovrebbe affondare su per giù all’altezza della Francia con idea di penetrare dalla valle del Rodano. Rispetto a quanto evidenziato ieri insomma l’ipotesi di assistere ad un’intensa sciroccata va già nettamente ridimensionandosi. Lo scirocco ci sarà ma risulterà comunque di breve durata perchè l’affondo dell’aria fredda dalla valle del Rodano finirà per isolare una goccia fredda nell’area mediterranea sino alla fine del mese. Da una fase perturbata passeremo così ad una instabile con un indebolimento dei venti ma anche con molti fenomeni di instabilità pomeridiana.

Questa al momento ci pare la pista previsionale più attensibile. Dopo aver “incelofanato” la goccia fredda sullo Stivale, l’alta pressione si stenderà a riposare lungo i paralleli del centro Europa, lasciando sfogare l’instabilità. Dai primi di aprile potrebbe estendersi verso di noi ma dovrà ancora una volta guardarsi le spalle da nuovi affondi freddi scandinavi, così come sovente capita in aprile.

Quanto alla fase iniziale del peggioramento, quella attesa tra sabato 28 e domenica 29, le regioni più coinvolte dovrebbero risultare arco alpino, Lombardia, Triveneto e regioni centrali tirreniche tra sabato sera e domenica mattina, poi soprattutto il versante orientale del Paese. La neve, se l’aria fredda riuscirà ad osare, potrebbe nuovamente fare la sua comparsa sulle Alpi sin sotto i 1500m.

SINTESI PREVISIONALE SINO A MARTEDI 1° APRILE:
mercoledì 25 marzo: tempo in miglioramento quasi ovunque ma ancora con addensamenti intensi lungo le Alpi che, lungo i crinali di confine, daranno luogo a brevi nevicate sin verso i 1000m, specie sul settore altoatesino. Addensamenti stratiformi invaderanno a tratti il nord e il centro Italia ma senza conseguenze, così come tra Calabria tirrenica e nord Sicilia potrebbero ancora essere presenti nubi cumuliformi sino al mezzogiorno. Attenuazione del vento e temperature minime in calo, massime in lieve aumento.

giovedì 26 marzo: ancora nubi lungo i crinali alpini di confine con sporadiche nevicate, sul resto del nord spesso soleggiato, al centro passaggi nuvolosi senza piogge, al sud invece incerto con qualche pioggia o rovescio possibile, soprattutto sulle regioni del basso Tirreno, temperature stazionarie. Di nuovo un po’ di vento da nord.

venerdì 27 marzo: nubi stratiformi invaderanno i cieli del nord, risultando più compatte sul Triveneto e nelle Alpi, dove saranno possibili brevi precipitazioni, segnatamente sulla Venezia Giulia e sui crinali di confine con neve oltre i 1400m. Altrove bel tempo, temperature in aumento.

sabato 28 marzo: prenderà corpo l’atteso peggioramento al nord con
nubi in aumento ovunque e le prime precipitazioni a ridosso dei rilievi, nevose oltre i 1500m, nubi in aumento anche su centrali tirreniche e Sardegna, bello ancora altrove. Temeprature in diminuzione al nord.

domenica 29 marzo: maltempo moderato al nord e sulle regioni centrali tirreniche con nubi e fenomeni che nel corso della giornata andranno invece traslando verso levante concentrandosi a sera su medio Adriatico e regioni nord-orientali, atteso un miglioramento su nord-ovest e Sardegna. Limite delle nevicate in abbassamento sino a 1200m sulle zone alpine più settentrionali, sempre attorno ai 1500-1600m altrove. Temperature in lieve flessione.

lunedì 30 marzo: generale instabilità ma con fenomeni inizialmente più probabili sul Triveneto e nevosi sino alle medie quote, nel pomeriggio qualche rovescio sparso possibile ovunque (attendibilità bassa)

martedì 31 marzo: generale instabilità con rovesci soprattutto pomeridiani, anche a sfondo temporalesco e più probabili nelle zone interne. Temperature in auemnto. (attendibilità bassa)
Autore : Alessio Grosso