00:00 11 Dicembre 2013

Neve: quante probabilità ci sono che arrivi per Natale?

Per il momento poche, tuttavia non possiamo trascurare alcuni risvolti interessanti che si compiranno proprio attorno allo scoccare delle festività.

 La neve il giorno di Natale? Vero, bellissimo ma davvero lo si può sapere con 15 giorni di anticipo? Non secondo la scienza. E allora di cosa stiamo parlando? Per spingere l’acceleratore sulla linea di tendenza a così lungo termine non, potendo fare affidamento sulla Fisica dell’Atmosfera, dovremo senz’altro affidarci alla probabilistica.

In altre parole, dopo aver soppesato con le opportune accortezze le linee di tendenza proposte da diversi modelli a nostra disposizione, ivi comprese le corse parallele, ci siamo fatti un’idea di quello che potrebbe accadere tra il 21 e il 25 dicembre. Cosa abbiamo visto? Anzitutto una atmosfera che, su comparto euro-mediterraneo, ritroverà la sua normale dinamicità.

Ciò sta a significare che, colpo dopo colpo, il grande mostro anticiclonico ora presente sulle nostre teste, tenderà a gettare la spunga, non senza fatica però. Prima un possibile intervento delle correnti atlantiche, in seno ad un Getto ancora piuttosto teso poi, secondo alcune simulazioni, l’inserimento di aria più fredda da est per mano di un anticiclone che sembrerebbe materializzarsi sui cieli russi.

Come vedete, trattasi di una manovra alquanto laboriosa, la cui previsione risulta irta di ostacoli e balzelli che ne rendono l’affidabilità decisamente bassa. Detto ciò, non possiamo trascurare che proprio uno degli scenari che, probabilisticamente va per la maggiore (si parla per ora del 10-15%) , è proprio quello che vedrebbe una sovrapposizione di masse d’aria a cavallo del Natale proprio in prossimità del nostro Paese.

Torniamo dunque alla domanda di partenza: arriverà la neve a Natale? Presto per dirlo, ma stando alle analisi in nostro possesso, non ci sentiamo di escluderlo per alcune zone (Emilia e regioni di nord-ovest), avendo anche dalla nostra parte un supporto probabilistico che, a 15 giorni di distanza, è certamente un segnale da tenere in considerazione.

 

Autore : Luca Angelini