00:00 21 Gennaio 2018

Modello europeo: il punto sulla situazione atmosferica prevista al termine di gennaio

Torneremo a commentare un po' di inverno, oppure dovremo ancora fare i conti con l'anticiclone?

Su alcune delle nostre regioni la giornata odierna riporta con sé valori di temperatura bene al di sopra della media stagionale; la circolazione atmosferica risente infatti della presenza di una figura altopressoria collocata sui settori occidentali del continente, al di là delle Alpi transitano sistemi nuvolosi accompagnati da valori termici elevati e sui nostri versanti si manifestano episodi di Favonio mite che riportano la temperatura su valori vicini a quelli primaverili. Almeno sotto il profilo delle temperature al suolo, nei prossimi giorni andrà un po’, meglio, i flussi nord occidentali lasceranno spazio alle calme di vento e poi, alla seconda metà della settimana, torneremo a confrontarci con una nuova perturbazione prevista condizionare il nostro Paese tra venerdì 26 e domenica 28 gennaio. 

A livello sinottico, la circolazione atmosferica non pare tuttavia intenzionata a compiere delle grosse manovre verso uno standard di portata realmente diversa; sul vicino oceano Atlantico dovremo ancora fare i conti con una figura di alta pressione forte e tenace, dai cui capricci dipenderanno le sorti del tempo europeo a cavallo tra il termine di gennaio e l’esordio di febbraio. Dal momento in cui la NAO (North Atlantic Oscillation) viene prevista ancora di segno positivo, non vi sará alcuna elevazione dell’anticiclone verso nord, nessun blocking tenace, l’unica via di fuga che possa realmente funzionare è il trasferimento della "bolla" d’aria calda anticiclonica distante dall’Europa quel tanto che basta da permettere a delle circolazioni più instabili e fredde di penetrare alle nostre latitudini, dando luogo ancora a scenari di tempo instabile.

Alcune proiezioni a lungo termine sembrano in effetti andare verso questa direzione ma i punti interrogativi sono ancora molti, le risposte sicure ancora troppo poche. 

Seguite gli aggiornamenti su meteolive.it 

 

Autore : William Demasi