00:00 13 Settembre 2013

Artico: più ghiaccio ma sottile, Antartico: over the top

Questo il nuovo assetto delle calotte polari in tempi di global warming conclamato. Ecco gli ultimi dati.

 Cambia il clima e cambiano anche gli orizzonti delle calotte polari. Tra chi cerca un passaggio a nord-est e chi si avventura attraverso il passaggio di nord-ovest, si frappone una crosta di ghiaccio che nell’ultimo anno ha ripreso fiato sull’oceano Artico. Sintomo di una inversione di tendenza?

Certamente no, con maggior probabilità si tratta di un nuovo assetto conseguente ai cambiamenti climatici ormai ben avviati. Usciamo dall’estate con un’estensione maggiore rispetto a diversi anni recenti, e questo è già un risultato. Si tratta però di uno strato glaciale giovane e pertanto molto sottile.

Le sue caratteristiche lo rendono particolarmente vulnerabile tant’è che durante le estati vaste porzioni spariscono, per poi tornare a compattarsi al tramonto semestrale del sole d’autunno. La forbice tra estate e inverno è divenuta molto più ampia rispetto ai decenni passati: 3.580 milioni di kmq contro una media trentennale di 4.720, fanno esattamente 1.140 kmq di deficit rispetto alla media medesima. E qui torniamo al discorso fatto in precedenza riguardo al ghiaccio sottile.

Ma se il clima è cambiato a livello globale, dovremmo anche aspettarci che al Polo Sud, i ghiacci si trovino ugualmente in deficit. Invece nulla di tutto questo. Dall’altra parte del mondo i ghiacci antartici escono dall’inverno australe con un surplus di 440 mila kmq di estensione che, sebbene in un contesto di lieve calo rispetto ai valori dei mesi scorsi, è pur sempre un ottimo risultato.

Volete sapere perchè in condizioni climatiche apparentemente identiche i due Poli si comportano in modo diamentralmente opposto? Ve lo diciamo in questo recente articolo di approfondimento meteolive.leonardo.it/news/Sotto-la-lente/9/Le-bizzarrie-del-clima-perche-in-Antartide-i-ghiacci-crescono-/42706/.

Buona lettura!

Autore : Luca Angelini