00:00 17 Gennaio 2006

ALPI “NERE” tra qualche anno?

Smiraglia, Presidente del comitato glaciologico italiano, traccia un quadro poco rassicurante.

Le Alpi in stile “dark” entro il 2050?
Distese nere e pietrose al posto dei ghiacci eterni?
Il cambio climatico potrebbe proporci una lunga fase (anche centinaia di anni) senza il ghiaccio sulle Alpi.
Dal 94 ad oggi in Lombardia si è persa circa un 10% della superficie ghiacciata.
Dai primi del 900 siamo al 50% in meno con meno di un grado di aumento della temperatura globale?
Non sarà anche una questione di diminuzione delle precipitazioni nevose e di una forte sublimazione?

A parte le domande e i dubbi più o meno leciti è questo lo scenario fornito da Claudio Smiraglia, presidente del Comitato glaciologico italiano e responsabile sezione ghiacci della spedizione italiana ‘K2-50 anni dopo’.
Smiraglia suggerisce una cura del freddo per almeno dieci anni.
Intervistato durante la Conferenza Mondiale sul clima a Buenos Aires, Smiraglia ha dichiarato che sarebbe necessaria “una riduzione della temperatura media estiva di qualche decimo di grado accompagnato da un aumento delle nevicate del 10%’.

In una sola estate” ha continuato Smiraglia “(tra quella del 2003 e quella del 2004) il volume di ghiaccio perso e’ stato pari a due grossi bacini idrografici. Fra qualche decennio, “se i cambiamenti climatici proseguiranno con questo trend, sulle Alpi avremo un paesaggio caratterizzato da ghiacciai completamente coperti di detriti.

La temperatura piu’ alta di 1-2 gradi ai confini esterni dell’Antartide e’ un dato preoccupante- ha concluso Smiraglia- per i distacchi sempre piu’ frequenti di piattaforme di ghiaccio grandi come intere regioni. Di rilievo il fatto che è bastato un aumento relativamente piccolo della temperatura, circa un grado dal ‘900 ad oggi – sottolinea Smiraglia – per creare una riduzione, finora, di
tutti i ghiacciai montani della Terra del 40-50 per cento”.
Autore : Report di Alessio Grosso