00:00 25 Aprile 2012

All’alba di un nuovo dominio anticiclonico?

L'anticiclone sul nostro paese potrebbe durare più di quanto si pensasse inizialmente. Vediamo di capire le ragioni di questo nuovo cambio previsionale.

Per chi sperava che l’episodio di caldo previsto i prossimi giorni si limitasse ad interessare l’Italia esclusivamente questa settimana, rimarrà probabilmente deluso. Gli ultimi aggiornamenti infatti, mostrano come l’anticiclone africano una volta entrato nel Mediterraneo non sia disposto a mollare tanto facilmente il territorio conquistato.

La rimonta dell’anticiclone sul nostro paese avverrà per mano della stessa depressione che ci sta interessando attualmente. Secondo un meccanismo ben collaudato dall’atmosfera, una parte di aria fredda affonderà molto in basso di latitudine, raffreddando notevolmente la temperatura della penisola Iberica e del territorio marocchino.

Ne scaturirà una rimonta anticiclonica di stampo africano che coinvolgerà il paese già a partire da domani, con temperature che andranno salendo gradualmente sino a valori quasi estivi su diverse località.

Come mai la fase calda portata dall’anticiclone potrebbe durare più di quanto previsto inzialmente? Cos’è cambiato negli ultimi aggiornamenti?

Sino ad un paio di giorni fa i modelli prevedevano una rimonta anticiclonica inserita in un contesto perturbato e spesso instabile. Il ritorno della instabilità atmosferica, inizialmente prevista ad inizio maggio, era provocata da una rapida espansione del getto ad alta quota verso il territorio italiano in grado di garantire il ritorno ad un tipo di tempo instabile ed a tratti perturbato nel giro di pochi giorni.

Con gli ultimi aggiornamenti i modelli hanno rivalutato la potenza del getto ad accompagnare la complessa depressione sull’Europa occidentale e la penisola Iberica. La rimonta dell’alta pressione su Mediterraneo e Italia formerà una sorta di "muro" nei confronti delle correnti perturbate atlantiche. Nel contempo altra aria fredda continuerà ad affluire in sede marocchina, accentuando la risalita di aria calda verso il Mediterraneo centrale.

Entro l’inizio della prossima settimana l’anticiclone africano, favorito dalle giornate sempre più lunghe, avrà guadagnato così tanto terreno da estendere la sua influenza sino all’Europa centrale, nei paesi oltre le Alpi, Francia, Germania, paesi Bassi. A livello di circolazione atmosferica si innescheranno così dei processi che saranno difficili da "spegnere" in tempi brevi.

Il complesso depressionario che attualmente domina la scena sull’Europa occidentale, estendendo l’influenza anche sull’Italia, evolverà in cut off senza più ricevere ulteriori apporti di aria fredda dall’atlantico. Questo processo da un lato impedirà all’anticiclone africano di essere continuamente alimentato da aria calda venendo a mancare il richiamo caldo umido lungo il lato ascendente della vasta saccatura. Pertanto sarà logico attendersi un’attenuazione del campo barico proprio dalla prossima settimana.

D’altro canto l’isolamento in cut-off di un "nocciolo" depressionario a largo della penisola Iberica, esporrà il nostro paese agli effetti di un campo di pressioni alte e livellate per diverso tempo ancora. Questa alta pressione il cui calore è in parte affluito, ma in parte si è creato in seguito ai processi di subsidenza insiti nel comportamento di un’alta pressione, in mancanza di un nuovo affondo ciclonico, faticherà a sparire nel giro di breve tempo.

In prospettiva proprio questa rimonta anticiclonica potrebbe rappresentare il punto di partenza per una nuova fase atmosferica dalle caratteristiche "pre-estive", in grado (potenzialmente) di traghettarci sino a giugno dando il via ufficiale all’estate.

Autore : William Demasi