00:00 17 Ottobre 2007

MeteoLive story: 8 novembre 2003, Champorcher sotto un metro di neve!

MeteoLive presenta il reportage sul notevole evento nevoso che nel corso dell’ultimo fine settimana ha interessato gran parte della Valle d’Aosta, relegando importanti nevicate sulle vallate esposte alle correnti orientali. Champorcher e Gressoney le località maggiormente colpite. A quota 2000 metri il manto nevoso ha localmente raggiunto i due metri di spessore!

Eccoli gli scherzi dello stau da est: una goccia fredda con moto retrogrado che entra dalla Valpadana, un fronte occluso a seguire, e tutto che si sposta poi dritto dritto verso la Francia, quasi a seguire il lembo meridionale di un potente anticiclone piazzato sui quartieri alti del Vecchio Continente.
Con questo tipo di tempo, se sei in Valle d’Aosta, potresti vederne delle belle!

E così, puntualmente, è successo. Non a tutti, però. Poteri dell’orografia, della disposizione delle catene montuose, dell’effetto-imbuto delle valli e del potere instabilizzante di alcuni bacini geomorfici.
A Champorcher cade quasi un metro di neve, meno della metà a Gressoney St Jean, mentre a Champoluc, in Val d’Ayas, ci si deve accontentare di 10-15 cm al suolo. Va un pochino meglio alla Valle del Gran San Bernardo, a La Thuile, a Cogne, dove comunque non si superano gli accumuli di Champorcher.

E già, Champorcher… Qui, una nevicata così, in pieno novembre, non se la ricordava nessuno. E parliamo anche degli anziani del paese, gente che con la montagna ci ha vissuto da una vita e che un metro di neve a Champorcher al 9 di novembre proprio non se lo ricordava… «Forse non è mai successo!?» ci dicono a Mellier, uno dei tanti villaggi che pullulano nella stretta valle. «Ma sì, sì… in novembre tante altre volte è nevicato, ma mai così tanta! Mai tutta in una volta! Mai per due giorni di fila!». A 1300 metri, sabato mattina, si sono accumulati qualcosa come 35 cm di neve in poco meno di 5 ore!

Evidente appare tutta la felice sorpresa di gente che non crede ai propri occhi, dopo le angosciose traversìe di un’estate vissuta col cuore in gola, a vedere quei pochi ghiacciai, lassù, scomparire giorno dopo giorno sotto l’incalzare di temperature fuori da ogni logica…
Ma ora è tornata la neve a rincuorare quelle montagne. La gente se ne accorge, è contenta, c’è voglia di voltar pagina, soprattutto lassù, dove molto dipende dalla neve che cade in inverno.

«Una nevicata così non può che far bene alla valle – ci dicono a Chateau, villaggio posto a dominio della valle e sede del Comune di Champorcher – nelle zone d’ombra difficilmente potrà andar via, così come sulle piste. Gli operatori degli impianti sciistici potranno così contare su una solida base su cui costruire i successi di una stagione che tutti si auspicano eccellente. E poi in quota c’è così tanta neve che non andrà più via prima di primavera. E tutta quella che da qui in poi cadrà nel corso dell’imminente inverno, sarà oro puro per i ghiacciai».

A Champorcher è insomma palpabile la voglia di rifarsi dopo la scorsa invernata e dopo la terribile estate 2003. E non solo nell’aspetto puramente sportivo e sciistico. La montagna aveva bisogno di questa neve, e la gente della valle tutto questo lo sa bene.
65 cm a Verana, 75 a Chateau, 135 sulle piste del Laris. Salendo, stimabili due metri di neve a quota 2500 metri. Insomma: manna per i ghiacciai e ottimo punto di partenza per un inverno che potrebbe giocare la carta del riscatto dopo l’estate più calda e più secca del secolo.

Si ringraziano per la preziosa collaborazione Matteo Martuccio e Barbara Squinabol
Autore : Emanuele Latini