00:00 26 Maggio 2023

Ultimissime: esordio dell’Estate con temporali violenti su alcune regioni

 L’instabilità disorganizzata ci farà compagnia ormai senza più dubbi fino al termine di Maggio. Certamente non pioverà ovunque, ma si tratterà di acquazzoni e temporali disorganizzati che coinvolgeranno in modo più diretto il Nordovest ed il lato tirrenico, come già preannunciato in questo articolo.

Ma ora vorremmo concentrarci sull’avvio di Giugno, che coincide con l’inizio dell’Estate meteorologica. Il 1° Giugno rappresenta l’inizio della bella stagione sul calendario meteo-climatico italiano, da non confondere con il solstizio d’Estate che arriverà il 21 Giugno. 

Che tempo ci sarà il 1° Giugno? Ebbene i flussi freschi alle alte quote non si placheranno così facilmente e continueranno ad imperversare sul Mediterraneo, dando vita a numerosi temporali, ovviamente non ovunque. 

Mancherà un vero e proprio anticiclone stabile e coriaceo, elemento che pare possa manifestarsi a partire dal 2 Giugno, giorno della festa della Repubblica. Ma il primo giorno del mese scorrerà all’insegna dell’instabilità. La presenza di un nucleo fresco situato sull’est Europa renderà l’atmosfera particolarmente instabile soprattutto al sud Italia, dove si temono temporali particolarmente intensi.

La probabilità di fenomeni è più elevata nelle zone interne del centro e del sud, specie tra Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Basilicata e Calabria settentrionale. Situazione analoga anche sulle Alpi centrali. 

Le precipitazioni potrebbero rivelarsi molto intense tra il pomeriggio e la sera del 1° Giugno. Avremo un elevato rischio di temporali nei settori interni di Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Basilicata. Possibili violenti temporali anche sulla Puglia ionica, Murge, foggiano, Calabria centro-settentrionale. Si notano, nella mappa, accumuli totali superiori ai 40-50 mm nell’arco di poche ore. Oltre alle piogge potremo imbatterci in forti grandinate. 

Fenomeni sparsi anche al Nordovest, Alpi e Prealpi, oltre che sulle due isole maggiori. Leggermente più stabile sul medio-alto Adriatico, Emilia Romagna, Toscana e Marche.

Autore : Raffaele Laricchia