00:00 27 Maggio 2020

Prossimi giorni: attenzione agli SCONFINAMENTI TEMPORALESCHI

Cosa si intende per "sconfinamento temporalesco"?

Siamo in un pomeriggio tardo primaverile o estivo e ci troviamo in riva al mare. La temperatura è piuttosto elevata, anche se l’azione della brezza mitiga in parte la sensazione di disagio fisico.

Ad un certo punto verso l’interno spuntano i primi cumuli, segno tangibile dell’instabilità pomeridiana indotta dal sole; sulla costa il cielo rimane invece sereno.

Osservando bene le nubi in crescita, si nota una loro inclinazione e spostamento seppure lieve verso di noi. La cosa non preoccupa molto l’osservatore in quanto la giornata sembra trascorrere nel migliore dei modi.

Il pomeriggio prosegue e le nubi si ingrandiscono ulteriormente. Si rileva anche un fatto insolito: oltre la base dei cumuli il cielo è sereno verso l’interno, anche se a notevole distanza da noi.

Ad un certo punto arriva il classico “nero” dal vicino entroterra e con un movimento assai lento riesce a coprire il sole, oscurandolo. La brezza rinforza, spirando nella direzione opposta al moto delle nubi. Stranamente, guardando in direzione dell’interno oltre il “nuvolone”, il cielo rimane sereno.

Improvvisamente cadono i primi goccioloni, la brezza rinforza ulteriormente e la temperatura diminuisce. Poco dopo, un forte tuono squarcia l’aria e ci troviamo sotto un autentico diluvio. Il vento cambia direzione e soffia dalla terra verso il mare.Dopo circa un quarto d’ora di pioggia battente, magari mista a grandine, tutto si calma e il temporale si dirige verso il mare, attenuandosi.

Il limite del sereno che prima si distingueva in lontananza nell’interno, avanza verso di noi e ci accorgiamo che ad una certa distanza dalla costa non è neppure piovuto anche se le previsioni annunciavano “temporali solo sui rilievi”.

Cosa è successo? Ci siamo trovati sotto il classico “temporale da sconfinamento”: un fenomeno relativamente frequente sulle nostre spiagge in estate. In pratica il temporale è nato sull’Appennino, ma è stato trasportato verso il litorale da correnti in quota provenienti dalla terraferma.

Durante il suo viaggio ha avuto modo di ingrandirsi e di scaricare tutta la sua potenza in un luogo anche molto distante dal punto di origine. Se le correnti aeree fossero state deboli o assenti, il suddetto temporale si sarebbe ingrandito e accanito in vicinanza della zona di origine, anche a diversi km dalla linea di costa e il bagnante non se ne sarebbe neppure accorto.

Fenomeni come questi potrebbero verificarsi nei prossimi giorni soprattutto lungo i litorali tirrenici e liguri, stante la direzione di provenienza delle correnti ancora tra est e nord-est. 

Quando invece le correnti arrivano da ovest o da sud-ovest (pur che non siano troppo tese) ad essere interessato da sconfinamenti temporaleschi è il versante adriatico, mentre sul Tirreno solitamente abbiamo nubi basse senza precipitazioni. 

Autore : Paolo Bonino