00:00 3 Giugno 2021

NIENTE anticiclone africano (per il momento): parola di ITCZ

Anche l'ITCZ nega l'arrivo dell'alta pressione africana sul Mediterraneo nel prossimo futuro.

Un buon metro per cercare di capire le mosse dell’alta pressione africana è l’ormai famoso ITCZ (InterTropical Convergence Zone). Si tratta della zona di convergenza intertropicale situata mediamente sull’equatore. Qui si ha la convergenza degli Alisei dell’emisfero boreale e la risalita di masse d’aria calda che determinano l’area di instabilità equatoriale, con piogge e temporali.

Questa ipotetica linea, chiamata anche equatore climatico, fluttua a nord e a sud a seconda delle stagioni. In estate, tra luglio e settembre, tende ad estroflettersi verso nord di circa 18°/19° sopra l’equatore, in risposta al maggiore o minore vigore della circolazione monsonica delle latitudini tropicali.

I suoi movimenti determinano anche lo spostamento verso sud o nord delle alte pressioni subtropicali (che si estendono immediatamente a nord e a sud della ITCZ), determinando così un forte influsso anche sul tempo di casa nostra.

Una maggior estroflessione dell’ITCZ verso nord facilita le rimonte dell’alta pressione africana verso il Bacino del Mediterraneo e l’Italia. Di conseguenza, in estate, questo parametro diventa fondamentale per la previsione di una possibile risalita del famigerato "Gobbo".

L’ITCZ non viene monitorato in inverno, ma sale sugli altari della cronaca già a partire dal mese di aprile per i motivi suddetti. La mappa in alto ce lo mostra…così come è disposto in questi ultimi giorni, o meglio come era disposto nella terza decade di maggio. La linea scura rappresenta la sua altezza media, mentre la linea rossa la posizione assunta dal 20 al 31 maggio. 

Cosa notiamo? Beh, stando a questa mappa, l’alta pressione africana potrebbe mantenersi distante dall’Italia ancora per diverso tempo. 

Tutta la linea dell’itcz risulta al di sotto della media…anche in maniera cospicua. Ciò significa che l’azione del monsone sottostante, per il momento, risulta debole e non in grado di supportare rimonte africane bollenti sul Mediterraneo e sull’Italia. 

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Autore : Paolo Bonino