00:00 6 Maggio 2011

E’ alta pressione senza riserve ma dal 12-13 maggio primi segnali di cedimento

Prime note di instabilità già a partire dal pomeriggio-sera di mercoledì 11 con qualche rovescio o temporale a ridosso delle zone montuose.

L’alta pressione si gonfia e si pavoneggia sul Mediterraneo e sull’Europa. Anche per lei però, come per tutte le cose, c’è un inizio e c’è una fine. L’inizio l’abbiamo già tutti sopra le nostre teste e la fine? A detta delle nostre mappe sembra che la potenza del grande ciclope del bel tempo possa incrinarsi a metà della prossima settimana, in particolare tra giovedì 12 e venerdì 13.

Il condizionale è sicuramente d’obbligo, dato che nell’attuale contesto stagionale a volte la modellistica tende a sottostimare le potenzialità delle alte pressioni con il risultato che ci suggerisce peggioramenti che poi nella realtà non si verificheranno. Nel nostro caso infatti non parleremo di peggioramento, ma solo di note instabili.

Il tutto avverrà ad opera di una perturbazione atlantica legata ad una profonda circolazione depressionaria il cui quartier generale si porrà poco a nord-ovest delle Isole Britanniche. La perturbazione però dovrà infilarsi entro il diaframma anticiclonico e perderà pertanto gran parte della sua energia.

Ne risulterà una massa d’aria che, rimasta orfana dei contrasti originari, risulterà comunque stratificata in modo instabile. Ecco dunque la miccia per l’innesco dell’instabilità citata, instabilità che inizierà a farsi notare già nel pomeriggio-sera di mercoledì 11, allorquando le nostre montagne si orleranno di nubi minacciose, talora accompagnate anche da qualche rovescio o temporale.

I fenomeni legati a questa instabilità potranno però risultare più frequenti e diffusi tra giovedì 12 e venerdì 13, quando riusciranno talora anche a sconfinare dalle zone montuose verso le pianure. La situazione interesserà un po’ tutto il Paese, concretizzandosi con una fioritura pomeridiana di nubi temporalesche che da Alpi e Appennino si propagherà verso le zone adiacenti. Rovesci, qualche isolata grandinata e improvvisi colpi di vento: ecco il corollario dei fenomeni associati.

Il calo delle temperature sarà comunque solo locale e temporaneo, essenzialmente legato alle precipitazioni, stante il mancato ricambio d’aria che potrebbe invece sopravvenire nel corso del weekend successivo, quando una seconda perturbazione in avvicinamento lungo la medesima via troverà la strada già spianata e, con essa, anche maggiori probabilità di successo.

 

Autore : Luca Angelini