00:00 26 Gennaio 2004

Fa freddo? E allora? Cerchiamo di festeggiare l’inverno, non di demonizzarlo…

Cerchiamo di cambiare mentalità.

Non c’è niente da fare, siamo di fronte all’inguaribile stereotipo dell’inverno cattivo, che porta maltempo, disagi, tristezza e depressione. Basta un fiocco di neve e il giornalista chiede subito all’esperto “quando smetterà?”, possibile che ci sia tutto d’impiccio, che la neve sia una nemica da combattere?

Finalmente cade un centimetro di neve, vero miracolo, perchè le condizioni affichè si verifichino le nevicate non sono facili da soddisfare, e cosa vediamo? Mezzi spargisale ovunque, portinaie che spazzano, gettano acqua bollenti, madri che urlano ai bambini di non tirare le palle di neve, di non buttarcisi dentro perchè “ti bagni e ti buschi una bronchite”, ma lasciamoli giocare questi bambini.

Educhiamo i bambini alla neve se non vogliamo vederli soffocati dalla play-station, gioiamo con loro per i fiocchi bianchi, coinvolgiamoli, portiamoli alla finestra, facciamoli innamorare della neve.

Non c’è più niente che ci stupisce nella società odierna, dominata dal computer e dagli effetti speciali, proviamo a ristabilire un contatto con la natura con la neve.
Pensate a quanti pittori l’hanno rappresentata nei quartieri cittadini, è grazie alla magia della neve se molti meravigliosi quadri cittadini sono stati immortalati: pensate alla zona navigli a Milano, all’isola Tiberina a Roma: tutto sotto la neve.

E smettiamola di drammatizzare ogni volta che l’inverno si decide a fare l’inverno davvero, per una volta lasciamolo sfogare.
La cosa paradossale è che se poi il freddo non arriva la stampa salta subito ad occuparsi dell’effetto serra, quasi insaziabile di notizie che facciano presa a tutti i costi tra la gente.

Fa freddo? E allora? Alleluia, ringraziamo l’inverno per quelle poche occasioni che ancora si ricorda di esistere e non facciamo troppe storie. Non siamo un popolo di smidollati…
Autore : Alessio Grosso