00:00 13 Gennaio 2015

Ultimissime della sera: probabile trionfo dell’instabilità nord-atlantica

L'arrivo della perturbazione che porrà la parola fine al lungo periodo di alta pressione che ha interessato l'Italia durante questa prima metà di gennaio potrebbe aprire le porte all'instabilità di natura nord-atlantica. Il tempo sull'Italia diventerebbe freddo e ventoso, caratterizzato da frequenti passaggi di perturbazioni con buoni accumuli di NEVE sulle Alpi e sull'Appennino.

Situazione attuale: l’attenuazione del campo anticiclonico sull’Italia inizia a dare i suoi frutti, la ventilazione tende infatti ad orientarsi dai quadranti meridionali, accumulando nubi sparse che quest’oggi hanno interessato soprattutto le regioni tirreniche ed il nord-ovest italiano. Altrove hanno prevalso schiarite anche ampie, anche se non sono mancati annuvolamenti di passaggio in un contesto atmosferico ovunque molto mite.

Declino anticiclonico.

Tra mercoledì 14 e giovedì 15 gennaio, assisteremo ad una graduale attenuazione della tensione zonale sui settori settentrionali del continente; la corrente a getto tenderà ad ondulare maggiormente, la pressione sul bacino del Mediterraneo tenderà lentamente ad attenuarsi poichè andrà smorzandosi quel giocoforza che da un lato ha favorito il proliferare di intense depressioni oltre il 60° di latitudine nord, dall’altro ha favorito l’insediamento di alcune potenti fasce anticicloniche poste alle latitudini inferiori e coinvolgendo quindi i settori meridionali dell’Europa.

Pioggia e neve in arrivo tra venerdì 16 e sabato 17.

Il declino dell’alta pressione sul Mediterraneo, lascerà strada aperta all’ingresso di un sistema frontale organizzato. Questo corpo nuvoloso coinvolgerà l’Italia soprattutto tra venerdì 16 e sabato 17 gennaio. Le prime precipitazioni in Liguria avverranno già dalla serata su giovedì 15, ma avremo a che fare con fenomeni complessivamente minori.

Venerdì 16 le precipitazioni guadagneranno gran parte delle regioni settentrionali
, il richiamo di venti sciroccali confinerà inizialmente la quota neve su livelli superiori i 1000 metri sia sulle Alpi che sull’Appennino. Sabato 17 aria più fredda in quota farà capolino sul nostro Paese valicando le Alpi occidentali, laddove ci attendiamo un calo della quota neve sino a livelli medio-bassi, soprattutto sul Piemonte, la Lombardia e l’Appennino Ligure di Ponente. Precipitazioni guadagneranno terreno anche sul centro Italia con limite della neve posto ad alta quota.

Un miglioramento del tempo è atteso sulle regioni settentrionali a partire dalla serata di sabato 17, in estensione al resto del Paese nelle giornate successive. Il passaggio della perturbazione introdurrà aria più fredda di origine polare-marittima, con effetti più sensibili specie al nord.

Instabilità nord-atlantica.

A partire da martedì 20 gennaio l’Italia verrebbe interessata da un flusso di correnti piuttosto fredde ed instabili di origine nord-atlantica. Questo nuovo aggiornamento fa sparire l’anticiclone termico tra Scandinavia e Russia che avrebbe forse potuto portarci un’episodio di gelo, ne guadagna il regime precipitativo che tornerebbe ad essere molto generoso.

Martedì 20, mercoledì 21 e giovedì 22 trascorrerebbero sotto un tipo di tempo piuttosto freddo e perturbato, con precipitazioni copiose ed abbondanti soprattutto sui versanti di medio ed alto tirreno, incluse le regioni settentrionali italiane. La neve cadrebbe abbondante su Alpi ed Appennino settentrionale sino a bassa quota. La fase di maltempo proseguirebbe anche venerdì 23, coinvolgendo soprattutto le regioni centrali e meridionali del Paese.

Questa evoluzione è ovviamente da confermare.

Autore : William Demasi