00:00 3 Maggio 2013

La crisi temporalesca di giovedì sera sul nord-ovest

Una serie di temporali intensi hanno colpito nella serata di ieri ( giovedì) parte delle regioni settentrionali. Gli effetti più vistosi si sono avuti in Piemonte.

Sembrava un pomeriggio come tutti gli altri, anzi, il sole aveva finalmente fatto capolino tra le nubi. I rovesci presenti in prossimità delle Alpi occidentali non destavano troppa preoccupazione.

All’improvviso, il cielo del Piemonte si fa scuro, da ovest. I temporali dalle Alpi sconfinano prima sulle zone pianeggianti del Cuneese e del Torinese, poi marciano spediti verso Alessandrino, Pavese… e ancora più ad est, saltando poi improvvisamente la città di Milano e riformandosi a qualche km dalla periferia est. Anche le città di Parma e Piacenza vengono interessate da un nucleo temporalesco veloce, ma intenso.

La grandine è caduta in molte zone, anche abbondante soprattutto in Piemonte. Qui siamo a Mondovì, in provincia di Cuneo, una delle zone più colpite dal passaggio del nucleo tempolalesco.  Guardate quanta grandine è presente al suolo!

Danni anche per il forte vento, che ha accompagnato il transito dei nuclei temporaleschi più intensi.

Altre grandinate, con chicchi di grosse dimensioni, hanno interessato l’Astigiano, l’Alessandrino e le zone immediatamente a sud di Vercelli. La struttura instabile si è poi spostata verso levante coinvolgendo il Pavese, saltando "accuratamente" (!) la città di Milano e dirigendosi verso il Bergamasco, il Parmense e il Piacentino.

 

Ecco la riflettività del radar alle 18 di ieri sera. Dove vedere i colori rossi le precipitazioni sono in prevalenza grandinigene o di forte intensità.

Notate l’interessamento del Cuneese e dell’Astigano. Interessato più marginalmente il Torinese, con Torino città che ha avuto solo un breve acquazzone accompagnato da raffiche di vento da ovest.

 

 

Due ore dopo, attorno alle 20, questa era la situazione. Il Piemonte usufruisce di una pausa, mentre gran parte della Lombardia e dell’Emilia occidentale sono sotto torchio.

Veramente bello il lungo serpentone di rovesci ( in gergo tecnico "squal-line) che dall’est Milanese si staglia fino al Piacentino-Parmense. Al loro interno frequenti situazioni grandinigene, fulminazioni e vento forte.

La linea di instabilità è progredita poi fino al Bresciano, uscendo poi dal campo di competenza del radar.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Autore : Paolo Bonino