00:00 8 Marzo 2023

Gran parte del nord Italia è interessato da una persistente siccità: che soluzioni si potrebbero adottare?

La siccità interessa gran parte del nord Italia e soprattutto il nord-ovest, con in testa il Piemonte, la media e bassa Valle d’Aosta e parte della Liguria di ponente.
E’ un problema serio che richiede soluzioni a lungo termine per essere affrontato in modo efficace. Di seguito sono riportate alcune soluzioni che potrebbero essere adottate per affrontare la siccità nell’area italiana citata:

Ridurre il consumo di acqua: una delle soluzioni più semplici e immediate per affrontare la siccità è quella di ridurre il consumo di acqua. Ciò può essere fatto attraverso misure come l’uso di apparecchiature ad alta efficienza idrica, il riciclaggio delle acque reflue e la riduzione dell’irrigazione nelle aree non agricole.

Utilizzare fonti alternative di approvvigionamento idrico: una delle soluzioni più efficaci a lungo termine è quella di utilizzare fonti alternative di approvvigionamento idrico, come l’acqua piovana e le acque sotterranee. Queste fonti possono essere raccolte e immagazzinate per l’uso futuro.

Investire in tecnologie di irrigazione efficienti: per gli agricoltori, l’adozione di tecniche di irrigazione efficienti può ridurre il consumo di acqua, ad esempio utilizzando gocciolatori, irroratrici di precisione o altre tecnologie avanzate.
Inoltre utilizzare colture tolleranti alla siccità: la scelta di colture adatte alla siccità può ridurre la necessità di irrigazione e aumentare la produttività agricola.

Ridurre gli sprechi di acqua: l’adozione di misure per ridurre gli sprechi di acqua, ad esempio tramite la riparazione di perdite nella rete idrica e la sostituzione di vecchie tubazioni, può aiutare a preservare le riserve idriche esistenti.

Implementare politiche di gestione delle risorse idriche: è importante implementare politiche di gestione delle risorse idriche efficaci a livello regionale e nazionale, al fine di promuovere un uso sostenibile delle risorse idriche e prevenire la loro sottrazione abusiva.

Promuovere la sensibilizzazione e la partecipazione del pubblico: sensibilizzare la popolazione sull’importanza della gestione delle risorse idriche e promuovere la partecipazione pubblica nella loro gestione può aiutare a creare una cultura dell’uso sostenibile dell’acqua.

Promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative: la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative, come ad esempio quelle che consentono di utilizzare acqua di mare o acque reflue depurate, possono fornire soluzioni sostenibili a lungo termine per la gestione delle risorse idriche.

Inoltre la popolazione può ridurre il consumo di acqua adottando abitudini quotidiane che risparmiano acqua, come chiudere il rubinetto mentre si lava i denti, usare la lavatrice e la lavastoviglie solo quando sono pieni, raccogliere l’acqua piovana per l’irrigazione delle piante e lavare le macchine solo quando è necessario. Inoltre l’utilizzo di elettrodomestici a basso consumo energetico, come le lavatrici e le lavastoviglie a carico variabile, può ridurre il consumo di acqua ed energia.

Per chi ha giardini, terrazzi o è responsabile della manutenzione dei parchi, può essere utile sapere quali sono le piante e la vegetazione che resistono meglio ai periodi di siccità.
Esistono infatti diverse piante e tipi di vegetazione che sono in grado di resistere meglio ai periodi di siccità grazie alle loro capacità di conservazione dell’acqua. Alcune di queste piante sono:

Piante grasse: Le piante grasse sono piante succulente in grado di immagazzinare grandi quantità di acqua nelle loro foglie, fusti o radici, e quindi resistere ai periodi di siccità.
 
Alberi a foglia caduca: Gli alberi a foglia caduca sono in grado di sopravvivere ai periodi di siccità lasciando cadere le loro foglie, riducendo così la perdita di acqua attraverso la traspirazione. Inoltre, le radici degli alberi possono crescere molto in profondità per raggiungere le riserve d’acqua sotterranee.
 
Arbusti e cespugli: Gli arbusti e i cespugli possono avere radici superficiali che si estendono ampiamente per assorbire l’acqua piovana prima che si infiltrino nel suolo. Inoltre, molte specie hanno foglie piccole o pelose che riducono la traspirazione.
 
Piante perenni resistenti alla siccità: Ci sono molte piante perenni, come l’erba medica, che possono sopravvivere ai periodi di siccità grazie alle loro radici profonde e alla capacità di conservare l’acqua nelle loro foglie.
 
Segnaliamo anche che esistono i dissalatori, che potrebbero risolvere il problema della siccità in alcune regioni, dove la scarsità di acqua dolce rappresenta una delle principali sfide.
Ma cosa sono i dissalatori? I dissalatori sono dispositivi che utilizzano un processo di desalinizzazione per rimuovere il sale e altre impurità dall’acqua di mare, trasformandola in acqua potabile. Tuttavia, i dissalatori presentano alcune limitazioni e sfide operative che potrebbero influire sulla loro capacità di risolvere completamente il problema della siccità:
 
Costi elevati: I dissalatori sono dispositivi costosi da installare e gestire, e richiedono un’alta quantità di energia per funzionare. Questo rende difficile l’utilizzo di dissalatori in larga scala per risolvere il problema della siccità.
 
Impatto ambientale: La produzione di acqua potabile attraverso i dissalatori richiede l’utilizzo di grandi quantità di energia, spesso generata da fonti fossili, che può aumentare le emissioni di gas serra e aggravare il cambiamento climatico.
 
Impatto sulla salute: L’acqua prodotta dai dissalatori può contenere quantità elevate di sali e minerali, che possono avere effetti negativi sulla salute se consumati in grandi quantità.
 
Problemi di smaltimento: I residui salini prodotti dai dissalatori devono essere smaltiti in modo sicuro e responsabile, al fine di evitare l’inquinamento ambientale.
 
In sintesi, i dissalatori potrebbero rappresentare una soluzione parziale al problema della siccità, ma devono essere utilizzati con attenzione, valutando i costi e i benefici e adottando strategie di gestione integrate dell’acqua, che comprendano anche la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse idriche esistenti.
 
Come funzionano i dissalatori?
I dissalatori sono dispositivi che utilizzano un processo di desalinizzazione per rimuovere il sale e altre impurità dall’acqua di mare o da altre fonti di acqua salata. Esistono diversi tipi di dissalatori, ma tutti lavorano seguendo alcuni passaggi fondamentali:

Pretrattamento: L’acqua salata viene filtrata per rimuovere le particelle grosse e altre impurità solide, come sabbia e detriti. Questo passaggio protegge i componenti del dissalatore dal danneggiamento e assicura che l’acqua salata sia adeguatamente preparata per la fase successiva.

Osmosi inversa: L’acqua salata viene sottoposta a pressione attraverso una membrana semipermeabile, che consente il passaggio delle molecole di acqua, ma trattiene le molecole di sale e altre impurità. Questo processo di osmosi inversa separa l’acqua pura dall’acqua salata, creando acqua potabile.

Posttrattamento: L’acqua prodotta dalla fase di osmosi inversa è generalmente molto pura, ma può contenere tracce di minerali e altre impurità. Pertanto, l’acqua viene sottoposta a una serie di trattamenti per rimuovere queste sostanze e garantire che sia sicura da bere. Il posttrattamento può includere la disinfezione con cloro o altri prodotti chimici, la filtrazione attraverso carboni attivi o altri materiali, e l’aggiunta di sostanze per regolarne il pH.

Smaltimento dei residui: Durante il processo di osmosi inversa, i sali e le altre impurità vengono rimossi dall’acqua e concentrati in una soluzione residua, chiamata concentrato. Come indicato sopra, questo concentrato deve essere smaltito in modo sicuro e responsabile, al fine di evitare l’inquinamento ambientale.

In generale, i dissalatori sono dispositivi complessi che richiedono una manutenzione regolare e una grande quantità di energia per funzionare. Tuttavia, possono rappresentare una soluzione importante per la produzione di acqua potabile in aree con risorse idriche limitate.

Autore : Redazione MeteoLive.it