00:00 31 Marzo 2004

Nomenclatura dei ghiacciai

La formazione dei ghiacciai

Vediamo di chiarire qualche fondamentale concetto sui ghiacciai: cosa provoca la loro formazione? La neve oltre i 2700 m si scioglie con difficoltà o non si scioglie affatto nelle zone riparate, nemmeno durante l’estate, trasformandosi in ghiaccio. Una volta formatosi, il ghiacciaio scivola lentamente lungo il pendio e si allunga in una vera e propria colata di ghiaccio che assume la forma e il nome di lingua. Quando la lingua supera il limite delle nevi permanenti, il ghiaccio fonde e, dalla fronte del ghiacciao, sgorga l’acqua del torrente che forma. Il torrente Anza, ad esempio, affluente del Toce, trae origine dal Ghiacciao del Belvedere, nel massiccio del Rosa. Nel suo impercettibile ma continuo cammino verso il basso, il ghiacciaio compie sul terreno una triplice azione di escavazione, trasporto e deposito. Infatti scava il fondo e i fianchi del terreno su cui scorre: trasporta in basso il materiale che ha scavato o che si è inglobato nel suo "corpo" e infine deposita ai lati e sulla fronte il materiale che ha trasportato. L’opera di escavazione dei ghiacciai porta alla formazione di valli a U, dette glaciali. Dall’opera di trasporto e di deposito derivano invece le morene, formazioni in rilievo, spesso grandiose, costituite dall’accumulo dei materiali depositati dal ghiacciaio.

Autore : Sofia Fabbri, geologa