E' una lotta senza esclusione di colpi quella che si combatterà nei prossimi giorni sull'Europa meridionale e sul Mediterraneo. Da una parte la solita alta pressione ricolma di aria eccezionalmente mite per il periodo...dall'alta il lento lavorio della stagione fredda che si sta facendo sentire in modo pesante sui settori settentrionali ed orientali del nostro Continente (si legga a tal proposito questo articolo: www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/in-europa-il-gelo-avanza-verso-sud-e-verso-ovest-ci-sono-punte-di-31-l-italia-attende-/99291/)
Alla fine di questa settimana, parte dell'aria fredda che adesso sta interessando l'Europa settentrionale si avvicinerà all'Italia. In altre parole, assisteremo ad un calo delle temperature generalizzato, accompagnato da qualche precipitazione anche nevosa a quote relativamente basse.
C'è però il solito problema che affligge ormai da decenni i nostri inverni, ovvero l'eccessiva irruenza del getto atlantico. I modelli non riescono ancora a valutare bene quanto potrà essere incisivo questo fattore; tuttavia, nell'incedere degli aggiornamenti, appare a fasi alterne questo disturbo che è il nemico numero 1 dell'inverno italico.
Come anticipato poco sopra, sul finire del mese dovrebbe arrivare del freddo in Italia. Ecco uno scenario estrapolato questo pomeriggio dal modello americano valido per martedi 28 novembre:
Come anticipato, il freddo sul nostro Continente sarebbe ampiamente sufficiente per innescare un'ondata fredda incisiva anche sull'Italia. Qualora il getto da ovest dovesse rallentare potrebbe essere questa la linea guida, con le alte pressioni disposte in Atlantico senza più in grado di nuocere al nostro inverno.
Esaminiamo adesso il lo scenario un po' più favorevole al freddo (25% di probabilità) che potrebbe potenzialmente realizzarsi nella giornata di martedi 28 novembre tralasciando quelli più estremi e meno probabili. E' una possibilità tutt'altro che remota e anche se oggi non è la più probabile, riteniamo interessante segnalarvela. E' tuttavia un segnale positivo che i modelli inizino a mostrare scenari più invernali; nei prossimi giorni tali ipotesi potrebbero divenire più frequenti e maggiormente probabili.
Notiamo l'isoterma -4° a 1500 metri tagliare parte del centro-nord con addirittura la -8° appoggiata alle Alpi. Notate inoltre come l'isoterma 0° a 1500 metri, arrivi addirittura ad inglobare la Sicilia. Rispetto alla situazione che stiamo vivendo attualmente sarebbe indubbiamente un passo importante verso l'inverno.
Come potrebbe debuttare dicembre? Alcuni scenari mostrano un rallentamento più consistente del getto e l'innesco di situazioni invernali potenzialmente fredde e nevose a bassa quota sull'Italia. Vi forniamo solo un esempio valido per sabato 2 dicembre:
Questa mappa aprirebbe scenari molto interessanti soprattutto per le pianure del nord dove potrebbe nevicare quasi in pianura; la media degli scenari del modello americano quest'oggi storce però il naso a questa configurazione, dopo averla invece supportata nella giornata di ieri.
Insomma, l'eterna lotta tra la mitezza e il freddo anche intenso si farà serrata sul finire del mese e non è detto che la spunti sempre la mitezza. Continuate quindi a seguirci.
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