00:00 22 Marzo 2010

Tra giovedì 25 e venerdì 26 il nord e parte del centro ancora nel mirino delle piogge

Interessate a tratti anche Toscana, Marche, nord Umbria e Sardegna settentrionale. I rovesci più significativi attesi sulle Alpi e sull'Appennino ligure di Levante.

La fucina atlantica delle perturbazioni sta lavorando a pieno regime. C’è da dire che i netti contrasti che si esplicano lungo i paralleli tra le alte latitudini ancora fredde e quelle medie già significativamente riscaldatesi, riescono a infarcire l’atmosfera di complessi corpi nuvolosi di tipo frontale.

Le ondulazioni della corrente a getto, per quanto non trascendentali, riescono comunque a mettere a stratto contatto queste masse d’aria agevolando la costruzione nuvolosa e dunque la strutturazione delle perturbazioni. Queste ultime viaggiano poi lungo i binari impostati dal letto depressionario scavato ad opera di un profondo sacco depressionario con centro tra il golfo di Biscaglia e le Isole Britanniche raggiungendo a spizzichi e bocconi anche l’Italia.

La posizione georgrafica della Penisola rende maggiormente vulnerabili a questi passaggi perturbati le nostre regioni settentrionali e lambisce appena quelle centrali.

Uno di questi corpi nuvolosi, il più organizzato tra quelli che transiteranno sul suolo europeo nel corso della settimana corrente, si occuperanno del nostro settentrione tra giovedì 25 e venerdì 26. Il vigoroso flusso di correnti umide meridionali cariche di energia
libererà le sue potenzialità in particolare contro le nostre montagne riservando i fenomeni più significativi sulle Alpi e sull’Appennino ligure di Levante. La quota neve sarà relegata a quote superiori a 1800-2000 metri. Venerdì sarà la giornata più generosa di precipitazioni.

A tratti le frange nuvolose riusciranno a sfogare parzialmente anche sul nord della Sardegna, sulla Toscana, sui rilievi settentrionali umrni e sulle Marche, ma si tratterà di fenomeni più sporadici. Lo Scirocco batterà la Penisola apportando probabilmente insieme alla pioggia anche discreti quantitativi di sabbia strappati ai deserti nord-africani.
Autore : Luca Angelini