00:00 22 Giugno 2017

L’intervista a Grosso: “la depressione in arrivo sul nord Europa è un buon segno”

Tradizionale intervista ad Alessio Grosso.

REDAZIONE: gli anticicloni africani sono destinati a diventare sempre più invadenti nell’area mediterranea nel corso dei prossimi anni?
GROSSO
: la risposta sembrerebbe semplice e affermativa, in realtà le dinamiche del clima non sono così scontate. Se le configurazioni bariche fossero risultate tutte come quelle del 2003 come si pensava allora dopo aver vissuto quell’estate d’inferno, avremmo rischiato davvero la desertificazione; per fortuna, pur avendo vissuto qualche stagione bollente, che su alcune zone ha anche battuto l’andamento di quel trimestre infuocato, da allora ci sono state anche estati meno roventi e più piovose.

REDAZIONE: ma come evolverà questa stagione?
GROSSO:
innanzitutto quella depressione in arrivo sul nord Europa per tutta la settimana prossima è un buon segno, segno che il vortice polare non è morto, si sta riorganizzando dopo aver subito il massimo del soleggiamento annuale e in altre parole potrebbe anche rifornirci ad intervalli di aria più fresca o meno calda, interrompendo l’egemonia di questa centrale termica, che comunque rimarrà sempre minacciosa anche a luglio.

REDAZIONE: rientrerà l’emergenza siccità?
GROSSO
: no, credo proprio di no al momento, non ci sono le condizioni perché nel breve termine, anche il passaggio di qualche temporale possa ridimensionare la situazione di emergenza. Solo sulle Alpi possono verificarsi episodi in grado di colmare rapidamente una situazione siccitosa. Su queste zone infatti solitamente si verifica la massima piovosità proprio in estate e non a caso molti episodi alluvionali in montagna sono arrivati proprio tra luglio ed agosto, penso alla Valtellina il 17 del 1987, penso al Tarvisiano il 30 agosto del 2003, alla fine della grande estate rovente, solo per fare qualche esempio. Altrove è più difficile che piova per giorni, anche se i fenomeni estremi ci sono sempre stati, basti pensare all’alluvione della Versilia il 19 giugno 96 o a Soverato in Calabria ai primi di settembre del 2000, ma sono fenomeni localizzati e poi non si può pensare di risolvere un problema con un altro problema, anche più grave. Ci vorrebbe un luglio come il 2002 per arginare la siccità attuale ed è estremamente rara un’evoluzione del genere. Altrimenti bisogna aspettare la fase finale dell’estate o meglio ancora settembre o ottobre.

REDAZIONE: si parlava invece del vento per la prossima settimana, non potrebbe questo creare ulteriori problemi?
GROSSO
: certo, il vento rinsecchisce ulteriormente la vegetazione, oltre al fatto che stimola la "fantasia" dei piromani. Dunque la prossima sarà una settimana molto delicata su molte regioni.

REDAZIONE: una tregua dal caldo comunque ci sarà.
GROSSO
: al nord quasi certamente si, al centro sembra possibile, al sud molto meno. Al settentrione nelle Alpi durante la notte farà persino freddo, se venissero confermate le mappe attuali.

REDAZIONE: e poi tornerà il gobbo di Algeri, l’anticiclone africano?
GROSSO
: dai primi di luglio sembra possibile un graduale ritorno o perlomeno una nuova fiammata di questo pallone d’aria calda.

Autore : Redazione di MeteoLive.it