00:00 12 Giugno 2020

L’anticiclone africano potrebbe farci visita? Chiediamolo all’ITCZ

Controlliamo le mosse dell'alta pressione africana attraverso un parametro importante: l'ITCZ

Un buon metro per cercare di capire le mosse dell’alta pressione africana è l’ormai famoso ITCZ (InterTropical Convergence Zone). Si tratta della zona di convergenza intertropicale situata mediamente sull’equatore. Qui si ha la convergenza degli Alisei dell’emisfero boreale e la risalita di masse d’aria calda che determinano l’area di instabilità equatoriale, con piogge e temporali.

Questa ipotetica linea, chiamata anche equatore climatico, fluttua a nord e a sud a seconda delle stagioni. In estate, tra luglio e settembre, tende ad estroflettersi verso nord di circa 18°/19° sopra l’equatore, in risposta al maggiore o minore vigore della circolazione monsonica delle latitudini tropicali.

I suoi movimenti determinano anche lo spostamento verso sud o nord delle alte pressioni subtropicali (che si estendono immediatamente a nord e a sud della ITCZ), determinando così un forte influsso anche sul tempo di casa nostra.

Una maggior estroflessione dell’ITCZ verso nord facilita le rimonte dell’alta pressione africana verso il Bacino del Mediterraneo e l’Italia. Di conseguenza, in estate, questo parametro diventa fondamentale per la previsione di una possibile risalita del famigerato "Gobbo".

L’ITCZ non viene monitorato in inverno, ma sale sugli altari della cronaca già a partire dal mese di aprile per i motivi suddetti. La mappa in alto ce lo mostra…così come è disposto in questi ultimi giorni, o meglio come era disposto nella prima decade di giugno. La linea scura rappresenta la sua altezza media, mentre la linea rossa la posizione assunta dal 1 al 10 giugno. 

Cosa notiamo? Rispetto alla media, l’ITCZ si presenta al momento piuttosto basso. Ciò significa che il monsone sottostante non sta spingendo molto ed evita quindi lo spostamento verso nord delle fasce anticicloniche sub-tropicali. 

In altre parole, per adesso l’alta pressione africana dovrebbe restare sopita, senza intervenire sull’Italia se non con brevi e fugaci puntate. Eventuali presenze anticicloniche avrebbero quindi matrice oceanica (ovvero azzorriana) e non africana…una buona notizia per chi non ama il caldo estremo. 

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Autore : Paolo Bonino