Il maltempo vero, quello che scarica quantitativi di pioggia rilevanti e nevicate significative sui monti, ormai si presenta sempre più raramente, concentrato in un paio di episodi tra il novembre e il dicembre, se va bene.
Si sono infatti drasticamente ridotti i passaggi perturbati significativi nel cuore del Mediterraneo durante la stagione autunnale, mentre il vero autunno sembra diventato l'inverno, quando ovviamente non c'è l'anticiclone ad impedire qualsiasi scorribanda perturbata.
Le manie di grandezza dell'anticiclone negli ultimi anni hanno innalzato verso nord il flusso perturbato atlantico, ma anche da est non arrivano più quei carichi di aria fredda che favoriscono l'approfondimento di depressioni cariche di pioggia e anche di neve per l'Appennino.
E' come se il tempo si fosse spento, per riaccendersi improvvisamente a tratti con un unico evento in cui si concentra tutta la pioggia che dovrebbe magari cadere in 3 o addirittura 4-5 mesi, con le conseguenze che sappiamo.
Si, magari poi passano delle deboli perturbazioni che fanno pensare di essere in autunno, ma alla fine se conti i mm che hai messo in tasca, ti accorgi di aver "guadagnato" proprio poco.
Talvolta succede che la prima vera precipitazione sui monti sia nevosa, nemmeno piovosa, perchè arriva sotto Natale, dopo settimane e settimane senza precipitazioni rilevanti, e ti capita una neve pesante che fa cadere alberi o anche i pali della corrente elettrica, come successo qualche anno fa a Cortina.
Qui trovate il link diretto al pezzo:
La nevicata di Cortina ha riportato i vip sulla terra... - Meteolive.it
La speranza è che il novembre faccia il novembre e che, pur mite che sia, riesca a dispensare le precipitazioni di cui abbiamo fortemente bisogno. Il problema ora è sbarazzarsi di questa tremenda anomalia barica, di cui vediamo una mappa sia pressoria (anomalia a 5500m) che termica (anomalia a 1500m) prevista addirittura per il 10 ottobre, che evidenzia la situazione di STALLO che vivremo e che preoccupa non poco:
Per cercare una via d'uscita, lo scrivevamo anche stamane, bisognerà probabilmente arrivare alla metà di ottobre (si spera un po' prima), come dimostra questa mappa che finalmente spiana la montagna rossa, quella dell'anticiclone e propone l'abbassamento delle correnti perturbate atlantiche con qualche PIOGGIA in arrivo: