00:00 5 Marzo 2003

Nevicata in corso a Varsavia; punte di –30°C sulla Russia

Il gelo non indietreggia di un solo passo sull’Europa orientale

Fra Polonia e Slovacchia è in azione una intensa “goccia fredda” in quota che ha già fatto registrare temperature con punte di –36°C a 5300 metri di altezza e –14°C a 1400 metri circa; per essere a marzo possiamo ben dire che siamo in presenza di valori di tutto rispetto.

La sua azione sta portando alla costruzione di ammassi nuvolosi limitati in estensione ma ben organizzati, tanto che si verificano improvvisi rovesci nevosi un po’ su tutto il territorio interessato dalla struttura depressionaria stessa.

La temperatura si mantiene su valori estremamente bassi anche al suolo, e non riesce a raggiungere gli 0°C; attualmente si registrano –3°C nel centro di Varsavia, ma in generale un po’ su tutta la Polonia si arrivano a sfiorare i –10°C.

In Slovacchia ed in Romania non va molto meglio; anche qui i valori termici sono rigidi ed invitano gli abitanti a starsene in casa.

Ma la situazione peggiore la stanno vivendo in Estonia ed in Russia, dove si scende frequentemente fino a –20, -24°C; nelle zone più interne e sperdute della Bielorussia si toccano addirittura i –30°C; il tutto, unito a cielo spesso coperto e ad un vento leggero sicuramente non permette di vivere giornate tranquille.

Se oltretutto pensiamo che a parte brevi pause gli Stati dell’Est si trovano al gelo da più di 4 mesi, possiamo ben capire in quale situazione di disagio si trovino questi Paesi.

Nel prossimo futuro la goccia fredda inizialmente citata dovrebbe portarsi verso l’Ungheria ed il Mar Nero, generando anche qui delle nevicate, che sicuramente sulle coste saranno più abbondanti e continue; la nostra Penisola invece non risentirà di questo passaggio, o meglio ne risentirà solo indirettamente, in quanto le perturbazioni atlantiche verranno “frenate” dalla presenza di questa struttura depressionaria ed invitate ad insistere maggiormente sui Balcani, prolungando l’eventuale instabilità già presente sulle regioni adriatiche.
Autore : Lorenzo Catania