00:00 25 Gennaio 2008

Come si potrebbe arrivare al cambio di rotta?

Un anticiclone che pare indistruttibile da una parte e una centrifuga polare lanciata a tutta velocità dall'altra hanno deciso di portarsi via gennaio. Con l'arrivo del nuovo mese si potrebbero però fare avanti nuovi scenari, vediamone i passaggi

Le notizie che seguitano a giungere dalle carte, sfornate senza sosta dai nostri instancabili calcolatori, non sono buone per gli amanti dell’inverno vero, quello bianco.

Anzi, in bianco pare stia filando via una stagione giunta al clou della sua potenziale attività e il tempo che scorre inesorabile non gioca a favore del Generale.

Tirando le somme, il campione d’inverno che vuole alzare a tutti i costi la coppa sembra voglia essere l’anticiclone, sempre più deciso e sempre più cattivo.

Sull’orizzonte occidentale però qualcosa ha l’aria di voler cambiare, di rimescolare le carte per ricominciare la partita, quella di un inverno ancora giovane, seppur nel mezzo del cammin della sua vita.

Come sempre accade le onde che si alternano attorno al globo nel loro moto perpetuo nascono sulla più vasta distesa d’acqua del pianeta, l’oceano Pacifico.

In questi giorni una struttura anticiclonica speculare alla nostra sta risalendo dalle latitudini tropicali del grande oceano verso le isole Aleutine. La prova matematica di questa manovra è posta nero su bianco dalla discesa dell’indice PNA (Pacific North American, oscillazione della pressione tra le Hawaii e le Aleutine) in terreno negativo.

Ebbene nella sua risalita questo anticiclone traslerà con l’asse maggiore verso levante andando ad interferire con il potente lobo canadese del vortice polare e lo spingerà verso il nord Atlantico dove andrà ad alimentare l’altra grande protagonista del tempo, la depressione d’Islanda.

La massa di aria artico-marittima contenuta nella grande circolazione depressionaria sarà pertanto costretta ad espandersi e lo farà a spese dell’anticiclone nord-africano che sta affliggendo il nostro inverno.

L’opera di demolizione inizierà i primi giorni di febbraio ed è confermata dalla discesa in territorio neutro dell’indice NAO (oscillazione della pressione in Atlantico), ora in campo decisamente positivo. La potenza della saccatura in arrivo trarrà alimentazione diretta dal vortice polare il quale seguiterà infatti a rimanere forte, come conferma l’indice AO (Oscillazione della pressione tra l’Artico e le medie latitudini) alle stelle.

Nella prima settimana di febbraio ci dobbiamo attendere dunque un netto cambio di circolazione, con una profonda saccatura che dovrebbe affondare sull’Europa occidentale impegnando anche il nostro Paese con un impulso perturbato a doppia mandata. L’egemonia del bel tempo sarà messa dunque alle corde e alla fine l’anticiclone cadrà.
Autore : Luca Angelini