00:00 18 Gennaio 2017

Grosso: “a chi troppo, a chi niente ma…”

Tradizionale intervista settimanale ad Alessio Grosso.

REDAZIONE: impressionante anche se prevista la situazione in Abruzzo, come si spiega?
GROSSO: se l’Italia resta intrappolata nell’ambito di una circolazione depressionaria stazionaria, rifornita costantemente da aria fredda di origine artica, queste posso risultare le conseguenze. Il medio Adriatico con queste configurazioni bariche, che prevedono l’interazione tra aria umida di origine mediterranea e quella fredda, accumula un’impressionante quantità di precipitazioni. In questa fase l’attenuazione della corrente fredda sta tramutando la pioggia in neve alle basse quote e questo aggrava le conseguenze sul territorio. Purtroppo il rischio alluvionale rimarrà concreto anche quando cesseranno i fenomeni, considerati gli accumuli di neve eccezionali in quota che tenderanno a fondere e soprattutto alla nuova fase di maltempo piovosa attesa durante il fine settimana.

REDAZIONE: domenica anche il nord-ovest potrà vedere un po’ di neve?
GROSSO: i modelli al momento segnalano solo una modesta nevicata tra basso Piemonte ed Appennino Ligure, in tal senso è comunque sempre bene aggiornarsi, anche se onestamente mi sembra difficile possa fare molto di più, visto che comunque le temperature tenderanno ad aumentare.

REDAZIONE: l’inverno si prende una pausa o febbraio sarà davvero molto soft e sopra media, spalancando le porte alla primavera già in anticipo?
GROSSO: secondo il NOAA praticamente sarebbe un febbraio autunnale, piuttosto mite, anche se meno rispetto alle previsioni che erano state fatte qualche settimana fa. Quello che si può vedere ad oggi dall’analisi approfondita del modello americano è la tendenza dei due attori principali a riproporsi sullo scenario europeo con forza: mi riferisco al treno di correnti atlantiche e all’anticiclone delle Azzorre, entrambi proveranno a contendersi il possesso dell’area mediterranea e forse non ci sarà un vincitore: ne deriverà un tempo variabile, nel complesso mite. Oltre il 5 febbraio però tutto può ancora accadere.

REDAZIONE: potrebbero anche tornare le correnti fredde da est?
GROSSO: perché no? Quando una stagione prende una piega difficilmente se ne discosta totalmente, quindi è possibile che anche nel mese di febbraio si possa assistere ad almeno un’irruzione fredda importante dai quadranti settentrionali od orientali, ma al momento, aldilà di qualche segnale isolato che arriva dal modello europeo, non si vede nulla di veramente eclatante. Vedremo eventualmente se la stratosfera ci vorrà dare una mano in tal senso.

REDAZIONE: la scarsità di fenomeni che ancora coinvolge molte zone del nord deve preoccupare l’agricoltura?
GROSSO: ancora per qualche settimana no, se dovesse persistere anche a marzo decisamente si, ma confidiamo che febbraio possa essere più generoso in termini di precipitazioni anche sul settentrione d’Italia.
 

Autore : Redazione di MeteoLive.it