00:00 31 Maggio 2002

Instabilità in aumento per la prossima settimana

A partire dalla giornata di lunedì 3 giugno la nostra Penisola sarà probabilmente interessata da aria più fresca di provenienza nord atlantica che determinerà un tempo piuttosto instabile, ad iniziare dalle regioni settentrionali.

L’estate ci sta provando. Con un abile “colpo di mano” ha fugato l’instabilità che nei giorni scorsi è stata la causa di numerosi episodi temporaleschi.

Ovviamente, quando si parla di estate, viene subito in mente l’artefice delle belle giornate e della calma atmosferica, ovvero l’anticiclone delle Azzorre.

Quando questo anticiclone risulta supportato alle quote superiori da un promontorio di matrice africana, il caldo sulle nostre regioni non scherza e può durare anche diversi giorni.

Allora ci dobbiamo preparare alla canicola? Secondo le nostre ultime elaborazioni si direbbe proprio di no. Cerchiamo di capire come mai.

Se analizzassimo la distribuzione delle isobare a livello del suolo per i primi giorni della settimana entrante, si potrebbe pensare ad un’alta pressione un po’ più indebolita rispetto ad oggi, ma non si vedrebbe nulla di particolare.

Se invece salissimo in quota e guardassimo il nostro anticiclone da lì, noteremmo una situazione del tutto diversa rispetto a quella odierna.

Infatti, se attualmente è presente una “bolla” di aria calda a 5000 metri a dare manforte all’alta pressione, la prossima settimana questa potrebbe essere sostituita da una “saccatura” ovvero una figura aperta di bassa pressione contenente aria più fredda.

Questa aria fredda si troverebbe a scorrere sopra un’Italia abbastanza riscaldata dall’intenso soleggiamento di questi giorni e avendo un peso maggiore dell’aria calda sottostante si rovescerebbe irrimediabilmente al suolo.

Questo, in sostanza, significherebbe uno “scalzamento” di masse di aria caldo-umida, con creazione di nubi a sviluppo verticale, foriere di rovesci o temporali.

Le prime regioni a risentire di questo cambiamento saranno quelle alpine, a partire dalla giornata di lunedì 3 giugno. Nelle giornate seguenti sembra che quest’aria più fresca alle quote superiori guadagni terreno verso sud determinando fenomeni di instabilità anche al centro e più marginalmente al sud, specie tra mercoledì 5 e giovedì 6 giugno.

In seguito assisteremo, molto probabilmente, ad un nuovo tentativo dell’alta pressione atlantica di impossessarsi del Mediterraneo. Al momento sembrerebbe che i massimi di pressione più che piazzarsi sull’Italia, vadano a collocarsi in prossimità dell’Europa nord-occidentale.
In questo modo la nostra Penisola rimarrebbe esposta al correnti fresche da NE e il tempo non sarebbe ancora stabile. Ne riparleremo.
Autore : Paolo Bonino