00:00 27 Ottobre 2017

Il punto sulla SICCITA’ in Italia: quali regioni stanno maggiormente soffrendo?

Situazione critica al nord-ovest, versante Tirrenico, bassa Padana, Emilia Romagna e Sardegna, anche se il deficit idrico è presente su tutta l'Italia.

Non piove…e seguiterà a non farlo! Le carte che promettono pioggia sembrano miraggi nel deserto: appena ci si avvicina, tutto scompare, quasi inghiottito dal secco dominante che sta flagellando gran parte d’Italia da mesi.

Dopo una primavera avara di pioggia e un’estate terrificante…ecco un autunno quasi inesistente a parte poche "fortunate" aree del nostro Paese che riescono a vedere un po’ di pioggia anche senza l’aiuto delle perturbazioni atlantiche.

Quest’oggi abbiamo provato a sintetizzare su una mappa il problema SICCITA’ in Italia; le zone ad avere una siccità GRAVE o addirittura ESTREMA sono il Piemonte, la Liguria occidentale, vaste zone della Sardegna, le zone pedemontane dell’Emilia Romagna (il Piacentino in modo particolare) e la bassa Lombardia

Su queste regioni non piove seriamente da mesi e i terreni sono allo stremo. Un dato su tutti: ad Alassio, nel Ponente Ligure, dal 1 gennaio sono caduti 153mm di pioggia, un dato quasi da puro deserto.

La situazione resta critica anche lungo il versante tirrenico anche se nel mese di settembre rovesci disorganizzati (che hanno provocato più disastri che benefici) hanno in parte attenuato l’arsura di un’estate terribile. Le situazioni peggiori si riscontrano in Maremma: la zona di Orbetello in tutto l’anno ha registrato solo 100mm di pioggia, un valore che fa davvero riflettere. Anche nel Lazio, dopo un settembre più generoso in fatto di piogge, ottobre ha nuovamente chiuso i rubinetti; il livello del lago di Bracciano sta nuovamente scendendo e ciò preoccupa l’approvvigionamento idrico della stessa Capitale se non interverranno piogge abbondanti nelle prossime settimane.

Le aree contrassegnate in giallo presentano deficit idrici più o meno elevati, ma non condizioni di siccità estrema. I settori settentrionali della Lombardia e del Veneto hanno beneficiato di temporali estivi violenti, mentre le regioni adriatiche e il meridione stanno beneficiando di impulsi da nord che pur non portando piogge estese, riescono a "salvare il salvabile" da questo punto di vista.

INCENDI IN PIEMONTE: resta ancora critica questa mattina la situazione in Val di Susa e nella Valle dell’Orco, dove i roghi continuano senza sosta. "Il fuoco salta da una montagna all’altra…è un disastro"…questo il commento di un vigile del fuoco intento nelle opere di spegnimento.

C’è poi l’incubo del Favonio, vento di caduta dalle Alpi, che fino a lunedì potrebbe creare seri problemi alle opere di spegnimento dei roghi medesimi.

 

 

Il fumo degli incendi viene spinto a valle, ristagnando nelle vallate e su buona parte della pianura torinese, avvolta nel fumo da giorni.

Il sole sembra una palla bianca spenta e se si sta all’aria aperta insorgono bruciori agli occhi e mal di testa.

Ciò che vedete nella webcam di Pontechianale non è nebbia o foschia…ma fumo!

Che dire? Speriamo che il clima si ravveda e che ci conceda finalmente la pioggia perchè alcune regioni sono veramente allo stremo…

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Autore : Paolo Bonino