00:00 7 Agosto 2015

Meteo a 15 giorni: la seconda metà di agosto dai connotati più instabili e meno caldi?

News sull'evoluzione atmosferica relativa alla seconda metà di agosto, sul Mediterraneo potrebbero farsi strada condizioni di maggiore instabilità, associate ad una riduzione della calura.

La circolazione atmosferica europea, potrebbe avviarsi verso un periodo di maggiore instabilità, una condizione atmosferica che troverebbe risposta anche nel fisiologico avanzamento stagionale che, associato ad un primissimo rinforzo dell’attività depressionaria in sede oceanica, potrebbe porre le basi ad una limata delle temperature che caratterizzerebbe il tempo atmosferico dalla festività di Ferragosto in avanti. Quanto vi stiamo descrivendo pare trovare conferma sia dalla previsione del centro di calcolo americano, sia dal modello europeo.

Ad essere sinceri, l’evento precursore di tutta questa manovra che avrebbe come risultato finale, riportare le correnti fresce oceaniche sul Mediterraneo, poggerebbe le proprie basi nell’impulso instabile previsto tra domenica 9 e lunedì 10 agosto sul Mediterraneo. Una piccola depressione il cui compito sarebbe quello di minare alla solidità dell’anticiclone proprio nel suo cuore più intimo, agevolando così una riduzione delle altezze geopotenziali su tutto il Mediterraneo.

Spostandoci ai livelli prossimi al suolo, la diminuzione delle altezze geopotenziali si ripercuoterebbe in un leggerissimo calo della temperatura, compensato però da un’ulteriore aumento dell’umidità relativa e quindi alla persistenza del caldo sgradevole ed afoso almeno sino alla festività di Ferragosto. A quel punto però il danno nei confronti del tessuto anticiclonico sarebbe già realtà e l’ingresso delle correnti più fresche oceaniche, associate al transito di qualche sistema ciclonico, non sarebbe un’eventualità così improbabile. 

Insomma guardando le carte di quest’oggi, sembrerebbe proprio esserci la possibilità d’avere un cambio di circolazione entro la metà di agosto
. La natura di queste infiltrazioni metterebbe in gioco masse d’aria fresche di origine oceanica, trasportate sul Mediterraneo da un flusso di correnti mediamente nord-occidentali, anche se a livello locale, la strutturazione del flusso potrebbe generare delle vere e proprie "onde", portando a delle temporanee fasi eoliche meridionali e potendo così strutturare dopo molto tempo, qualche sistema frontale più organizzato.

Autore : William Demasi