00:00 29 Marzo 2020

Coronavirus: a Wuhan più vittime di quelle dichiarate? Lunghe code per il ritiro delle ceneri

Migliaia di persone sono in coda in queste ore davanti agli uffici del Funeral Parlour di Wuhan per raccogliere le ceneri delle persone morte a causa del coronavirus Covid-19 e non solo.
 
Tutti coloro che hanno perso la vita durante l’epidemia sono stati cremati, indipendentemente dalla causa di morte, proprio a causa dell’eccessivo aumento dei decessi.

La cremazione non è stata preceduta o seguita dai riti funebri, pertanto è stato solo concesso il ritiro delle urne con le ceneri da parte dei parenti. Il 4 aprile prossimo in preparazione alla festa del Qingming saranno onorati tutti i defunti avvenuti durante il lungo periodo di epidemia.
 

Code lunghissime per il ritiro delle ceneri

Le code quasi chilometriche presenti davanti ai "Funel Parlour" lasciano un gran punto interrogativo su quanti siano realmente le vittime dovute al coronavirus. Ricordiamo che l Cina ha dichiarato ufficialmente 3.300 vittime su circa 81.000 casi di contagio, ma a giudicare dalle lunghissime file presenti per il ritiro delle ceneri, il bilancio reale dell’epidemia potrebbe ben peggiore.

Una foto diffusa ieri sui social e ripresa da numerose testate giornalistiche del mondo, fuori dalla Cina, ha mostrato la lunghissima fila davanti al Funeral Parlour di Hankow, un quartiere di Wuhan. La gente ha dovuto attendere ore e ore per ricevere le urne con le ceneri dei propri cari, mentre poliziotti in borghese vigilavano che nessuno scattasse delle foto (ma a quanto pare alcune foto sono riuscire a "sfuggire").

La rivista Caixin afferma che la coda fuori del Funeral Parlour di Hankow è lunga circa 200 metri, mentre migliaia di urne vuote per contenere le ceneri sono state scaricate da un camion e accatastate nel Funeral Parlour.

Nel Funeral Parlour a Wuchang (altro quartiere di Wuhan) le urne sono ritirabili sin dal 23 marzo e sono presenti ancora lunghe code tutt’ora. Ognuna di queste sale funerarie può distribuire circa 500 urne al giorno, ovvero almeno 6500 da quando è stata ripresa l’attività funeraria. Se consideriamo che nella sola città di Wuhan sono presenti ben 7 Funeral Parlour, si potrebbero calcolare oltre 45.000 urne per la sola metropoli cinese.

Sicuramente non tutte queste vittime sono state causate dal Covid-19, ma appare sempre più certo che le cifre ufficiali rilasciate dalla Cina sono sottostimate di proposito.

I forni crematori lavorano senza sosta sin dal mese di febbraio, lavorando addirittura 19 ore al giorno senza sosta, come affermato da un giornalista di Caixin.
Altri avvenimenti accaduti nell’ultimo mese lasciano qualche dubbio sulle vere cifre di questa epidemia in Cina: ad esempio Li Zehua, un ex presentatore televisivo della CCTV, arrivato come free lance a Wuhan per effettuare vari servizi sull`epidemia, è stato arrestato e da oltre un mese non si sa nulla di lui. Scomparsi anche altri due giornalisti: Fang Bin e Chen Qiushi, entrambi giunti a Wuhan per registrare vari servizi giornalistici riguardo l’epidemia.

A fine febbraio furono divulgate immagini che mostravano lunghe code di gente fuori del cimitero di Biandanshan, in attesa di seppellire le ceneri dei loro defunti: anche questo materiale venne improvvisamente censurato e fatto scomparire.
Probabilmente non sapremo mai il vero bilancio del coronavirus in terra cinese.

 

Autore : Redazione MeteoLive.it