Una prima ragione riguardo alla mancanza di nevicate a Verona si può trovare nel fatto che la città ha precipitazioni meno abbondanti rispetto ad altre città limitrofe quali Brescia o Vicenza. Infatti, quando le temperature al suolo sono superiori a 0, è spesso il rovesciamento di aria fredda al suolo associato a precipitazioni intense che abbassa il limite della neve.
In generale sulle Prealpi e nella fascia padana pedemontana si ha un marcato incremento delle precipitazioni (Frei and Schar, Int. J. Climatol. 18: 873-900, 1998). Nella zona di Verona e del Lago di Garda questo effetto è meno marcato, in quanto le grandi vallate dell'Adige e del Garda impediscono il sollevamento orografico. Inoltre proprio in corrispondenza di Verona la catena alpina ha il suo massimo spessore, ed una conseguente "diluizione" dell' effetto stau da sud - sud ovest che in generale è la situazione che porta le massime precipitazioni a Verona.
Questo effetto è importante nel caso di nevicate dovute ad avvezione calda su cuscinetto freddo, con correnti da sud. Tuttavia il cuscinetto freddo è in genere meno resistente sulla pianura padana orientale che su quella occidentale, ed inoltre bisogna considerare la vicinanza del Lago di Garda, che ostacola il gelo al suolo.
Nel caso di avvezione fredda da Nord, invece, tutto il versante sud delle Alpi si trova in una situazione orograficamente sfavorita per le precipitazioni, ma in certe situazioni, le precipitazioni, spesso abbondanti in Emilia Romagna, possono spingersi fino alla bassa veronese e mantovana.
Infine rimane il caso di correnti da Est-Nord Est, spesso portatrici di neve nel Veneto. Tuttavia, mentre da Vicenza in poi la catena alpina è orientata sud-ovest, nord-est, con un conseguente leggero effetto di sbarramento, a Verona questo non è possibile. Inoltre Verona è sufficientemente lontana dal mare per non avere i rovesci di neve che a volte si riscontrano a Venezia e Padova per l'arrivo di correnti di bora umidificate dall' Adriatico. Infatti nel caso in cui vi sia, come nei giorni di sabato 28/2/2004 e domenica 29/2/2004, un minimo a sud del Po, si instaura un gradiente di pressione tra in Nord ed il Sud delle Alpi che genera dei venti di caduta secchi e caldi che trovano nelle valle dell'Adige un corridoio preferenziale.
Dunque rimangono poche occasioni in cui a Verona può nevicare di più che nelle città limitrofe, ma tuttavia ricordiamo almeno due occasioni con Verona più nevosa di Trento, per esempio. Nel caso della nevicata del 13 dicembre 2001, quando le correnti fredde da Est riuscirono a fare un modesto accumulo a Verona, mentre non riuscirono a penetrare nella catena alpina, e nel dicembre del 1996, quando in presenza di un cuscinetto freddo molto resistente, una debole perturbazione da Ovest produceva più precipitazioni nella zona di Verona che più a Nord.
Giacomo Bertoldi
Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Trento