00:00 26 Novembre 2017

TEMPERATURE: come si comporteranno da qui all’inizio di dicembre?

Un po' di numeri sulla fase di freddo artico prevista sul nostro Paese a cavallo tra fine novembre ed inizio dicembre. Nessun valore di grande eccezionalità ma qualche nota di spicco arriva dall'esame dei valori termici pronosticati sul piano isobarico di 500hpa, assolutamente degni di menzione.

L’aria fredda di origine artica irrompe finalmente sul nostro territorio nazionale e lo fa in modo abbastanza eclatante, provocando un ribasso della temperatura che in queste ore si fa sentire sulle regioni settentrionali, estendendosi la prossima notte anche su parte delle regioni di centro e di sud Italia. Questo ribasso della colonnina di mercurio portato dallo scivolamento dell’aria fredda lungo il lato discendente della saccatura, raggiungerà l’apice nella mattinata di domani, lunedì 27 novembre. Alle quote superiori ritroveremo valori di temperatura che potranno portarsi sino alla soglia dei -5°C al piano isobarico di 850hpa sulle regioni di nord-est e l’alto versante Adriatico. Sulle regioni di nord-ovest ritroveremo isoterme di circa -3°C, mentre sulle regioni centrali e meridionali saremo collocati poco sopra gli 0°C. Il picco massimo sulla Sicilia con un valore stimato di circa +2°C

La presenza della nuvolosità impedirebbe grossi raffreddamenti della temperatura al suolo, eccetto sulle regioni settentrionali, dove il cielo risulterebbe sereno e la ventilazione più calma, favorendo in tal modo le inversioni termiche. Farà decisamente più freddo sulle Alpi e sugli Appennini, con valori diversi gradi sotto lo zero. 

Tra la seconda metà di lunedì 27 e la prima metà di martedì 28, vi sarà un effimero interludio anticiclonico tra il primo passaggio instabile che si allontanerà verso i Balcani ed il secondo, ben più intenso impulso d’instabilità che farà capo ad una vera e propria onda di Rossby. Questa seconda fase di freddo artico riporterà una nuova flessione delle temperature che in prospettiva si farà sentire nuovamente con maggior decisione sulle regioni del nord, laddove entro giovedì 30 novembre, le isoterme sul piano isobarico di 850hpa potrebbero nuovamente avvicinarsi alla soglia dei -5°C. L’isoterma +0°C conquisterebbe le regioni centrali, mentre i valori positivi resterebbero confinati al Mezzogiorno. 

L’imponente travaso d’aria fredda artica sino alla fascia delle latitudini mediterranee, si manifesterà con particolare prepotenza ai medi livelli dell’atmosfera; nella serata di giovedì 30 novembre, alla quota di 500hpa (circa 5400 metri) a ridosso dell’arco alpino le temperature potrebbero avvicinarsi alla soglia dei -35°C. Valore ragguardevole che sarebbe accompagnato da manifestazioni disorganizzate di instabilità provocate dal contrasto diretto tra la massa di gelo che graverà in quota e la superficie tiepida del mar Mediterraneo. 

Trattandosi anche in questo caso di aria artica, non dovremo aspettarci grossi valori di freddo alle quote pianeggianti mentre invece farà decisamente freddo alle quote superiori (Alpi ed Appennino) con ribassi considerevoli sino a diversi gradi sotto lo zero. Come è facilmente intuibile, la nota di spicco in questa fase conclusiva di novembre sarà rappresentata dai valori di temperatura in aria libera che torneranno ad essere inferiori alla media del periodo, preannunciando una mensilità dicembrina ricca di spunti interessanti. 

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Autore : William Demasi