Quella qui sopra è la carta termica a 1500m prevista dall'emissione di controllo del modello americano per domenica 7 marzo, e che si unisce alle tantissime mappe che oggi sposano questa linea di tendenza.
Dunque abbiamo buoni motivi per credere che tra sabato 6 e lunedì 8 marzo il tempo sull'Europa possa subire uno scossone invernale tardivo importante. Una lingua del vortice polare potrebbe spingersi repentinamente verso sud, attivando nell'area mediterranea una depressione in grado di determinare maltempo e anche neve a bassa quota, unitamente ad un marcato calo termico.
Le carte più eclatanti mostrano scenari come questo:
E la media degli scenari non è comunque lontana all'idea di questo affondo perturbato in sede mediterranea, pur con conseguenze molto meno severe rispetto a quanto prospettano le emissioni a disposizione del grande pubblico.
In pratica il cambiamento del tempo sembra probabile al 60-70%, la deriva invernale tardiva solo al 55%, la neve in pianura (peraltro limitata al nord) ha al momento solo il 20% di probabilità di trovare riscontro nella realtà, mentre assai più facilmente potrebbe cadere su Alpi ed Appennini.
Qui la carta delle probabilità che la temperatura scenda sotto lo zero a 1500m entro l'alba di lunedì 8 marzo con una scala di colori che ci indica con il rosso percentuali superiori al 60%:
Ed ecco quella relativa al rischio di neve: discreta sulle Alpi e al più in Appennino (in giallo 55%, in verde 40%, in azzurrino 20-30%), modesta ma non del tutto da escludere in pianura al nord.
E nei giorni successivi? Potrebbero prevalere correnti atlantiche debolmente perturbate con momenti piovosi alternate a finestre di bel tempo in un contesto spiccatamente variabile e fresco, come si nota qui (carta prevista per venerdi 12 marzo):
RIASSUMENDO:
-svolta perturbata del tempo possibile tra il 6 e l'8 marzo, specie tra nord e centro con ritorno della neve perlomeno in montagna, qualche rovescio e calo termico (attendibilità 65%)
-in seguito spiccata variabilità atlantica con nuove precipitazioni a tratti, possibili soprattutto al nord e sulle centrali tirreniche. (attendibilità media: 55%)