00:00 14 Gennaio 2022

Week-end col forte anticiclone, da lunedì sprazzi di normalità? Ecco le novità in vista

 L’alta pressione domina incontrastata su tutta Italia e determina condizioni di stabilità notevole praticamente ovunque. Col ritorno dei cieli sereni, dei venti deboli o assenti e della stabilità ecco che si ripresenta l’inversione termica su tante nostre località, soprattutto quelle collinari e montane. 

Le temperature notturne sono basse su pianure. valli, conche e altipiani, mentre sono più alte in collina e montagna (soprattutto sui pendii e sulle sommità): questo fenomeno è legato all’irraggiamento notturno che comporta una rapida perdita di calore del suolo verso le quote superiori. Grazie alla stabilità dell’aria, le temperature salgono con l’aumentare della quota mentre sono più basse presso il suolo.

Ma quando durerà questa nuova pausa dell’inverno? L’apice dell’anticiclone è atteso tra sabato e domenica quando giungeranno masse d’aria più miti che faranno salire ulteriormente le temperature, soprattutto in montagna. Da lunedì, invece, le condizioni meteorologiche inizieranno nuovamente a cambiare.

Ad inizio settimana l’alta pressione continuerà a sovrastare la nostra penisola ma lo farà in modo decisamente più blando: la cupola alto-pressoria subirà gli effetti di infiltrazioni fredde dai Balcani che avranno il merito di riportare le temperature attorno alle medie del periodo. Con l’indebolimento dell’alta pressione torneranno a scendere le temperature su tutte le montagne e le colline, fino a portarsi su valori simil-invernali e non più primaverili. Poche variazioni termiche in pianura, eccetto un calo più netto sul lato adriatico. 

Queste infiltrazioni fredde nord-orientali daranno luogo ad un po’ di nuvolosità e anche a qualche rapido piovasco sul basso adriatico e al sud. Parliamo tuttavia di fenomeni davvero esigui e poco degni di interesse. Sempre sereno, invece, al nord e sul lato tirrenico centro-settentrionale. 

L’anticiclone poi continuerà a dominare su tutta Italia almeno fino al 19-20 gennaio, fortunatamente in un contesto termico più consono al periodo grazie alle infiltrazioni fredde provenienti dai quadranti settentrionali.
Dopo il 20 gennaio tornano a crescere le possibilità di irruzioni fredde e instabili verso l’Italia, come accennato in questo articolo.

 

Autore : Raffaele Laricchia