00:00 30 Marzo 2022

Soffio freddo dal RODANO, sabato NEVE a quote basse!

 Tra venerdì sera e sabato irromperà nel Mediterraneo una massa d’aria piuttosto fredda di origine artica, preferendo come porta d’ingresso quella occidentale. Ci riferiamo, ovviamente, alla Valle del Rodano, corsia del freddo spesso dimenticata negli ultimi anni.

La massa d’aria fredda aggirerà l’arco alpino da ovest, irrompendo tra il mar Ligure e il Golfo di Leone dove darà vita ad una depressione ricca di maltempo.
La perturbazione porterà precipitazioni diffuse tra venerdì, sabato e domenica su buona parte d’Italia, con particolare riferimento al lato tirrenico (più esposto alle correnti atlantiche). Leggi qui maggiori approfondimenti sulle piogge in arrivo.

La depressione, inoltre, richiamerà aria fredda dal nord Europa sin verso la pianura Padana e tutto il centro Italia, favorendo un repentino calo delle temperature. Già venerdì inizierà a far freddo al nord, poi entro sabato le temperature scenderanno ancor di più su tutta Italia. Il nucleo gelido in alta quota (circa 5000 metri) presenterà temperature davvero notevoli per il mese di aprile! Le ultime elaborazioni ipotizzano un nucleo gelido con temperature fino a -34°C a 5000 metri, un fattore responsabile di notevole instabilità ed una quota neve molto bassa.

Grazie al calo termico potremo imbatterci in nevicate a quote relativamente basse per il periodo. Sabato, la giornata più fredda e instabile di questa fase perturbata, potremo osservare nevicate fino a 200-400 metri sul nordovest, ma anche al centro Italia la quota neve non sarà poi così differente. 

Su Toscana, Umbria, Marche e Lazio potrebbe nevicare fino a quote collinari, indicativamente tra i 300 e i 500 metri di altitudine, specie entro sabato sera quando al calo termico si aggiungeranno precipitazioni piuttosto forti e persistenti. Le colline del centro Italia potrebbero tingersi di bianco come se ci trovassimo nel pieno dell’inverno. 

Nevicate in arrivo anche in Abruzzo (oltre 600 metri), in Sardegna (oltre 500-600 metri), in Molise e in Campania (anche qui a quote di alta collina o bassa montagna). 
Neve più in alto sul resto del sud e sul Triveneto grazie a temperature più elevate per effetto dei venti di scirocco.
Gli accumuli nevosi più rilevanti arriveranno in montagna, generalmente oltre i 1000 metri dove non escludiamo accumuli totali (tra venerdì e domenica) superiori ai 70-90 cm in Appennino e oltre 30-40 cm sull’arco alpino.

Autore : Raffaele Laricchia