L'inverno che esce mestamente di scena. Tutto questo sole, queste temperature primaverili, nebbie di mare a parte, non hanno convinto gli esperti. Troppo il freddo che si è accumulato altrove per non distribuirlo un po' anche in Europa ed è così che quando sono partite le prime avvisaglie di una botta invernale tardiva per il primo week-end di marzo e per la festa della donna, molti hanno subito commentato: "te l'avevo detto io".
Ma quanto è credibile un'ondata di freddo e maltempo del genere, in grado di riportare la neve anche in pianura al nord e a quote basse anche lungo la dorsale appenninica? Il calo termico e una fase di moderato maltempo sembra possibile durante la fase finale della prima decade di marzo. Le avvisaglie ci sono tutte tra venerdì 5 e domenica 7 marzo:
Sono tutti scenari che fanno pensare che il Mediterraneo possa essere sfiorato o addirittura colpito in pieno da un affondo perturbato di origine artica, con conseguenze invernali, che al momento sembrerebbero dover coinvolgere maggiormente il nord.
La media degli scenari conferma il guasto ma ancora non ritiene probabile sia un tale raffreddamento, sia una grande abbondanza di precipitazioni, tantomeno nevose, ecco la sequenza barica, poi precipitativa e infine termica:
Quanto risulta alta la percentuale di pioggia per domenica 7 marzo? Non superiore al 40% al nord e sul Tirreno, anche molto meno altrove.
Quanto risulta probabile che l'isoterma di zero gradi nello stesso intervallo di tempo scenda sotto gli 0°C? Non poco, specie al nord!
RIASSUMENDO:
-probabile cambiamento deciso del tempo nel week-end 6-7 marzo e giorni seguenti con precipitazioni e calo delle temperature (attendibilità 45-55%)
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