00:00 31 Dicembre 2022

NEVE in pianura in arrivo prima di metà gennaio? Scopriamo quanta, dove e perché…

Il run ufficiale del modello americano strizza l'occhio ad una possibile situazione nevosa fino in pianura all'inizio della seconda decade di gennaio. Scopriamone l'attendibilità.

Tornerà la neve in grande stile prima di metà gennaio?

VI abbiamo parlato di una maggiore ondulazione delle correnti in quota dopo l’Epifania, figlia di un vortice polare finalmente disturbato e meno compatto. Questi serpeggiamenti della corrente a getto sono ben fotografati da questa mappa prevista per mercoledi 11 gennaio, dove si vedono chiaramente due figure depressionarie in grado di sfondare nel Mediterraneo.

La prima recherebbe una sostenuta ventilazione settentrionale, un sensibile calo termico, specie in quota e anche qualche nevicata a quote collinari sul medio Adriatico e sui rilievi del sud. 
E’ evidente che la seconda sfrutterebbe l’aria fredda affluita per favorire l’inserimento di una attiva perturbazione in grado di sfruttare l’aria secca e fredda precedentemente affluita sul catino padano:

Ecco dunque le nevicate previste in pianura sul nord-ovest dal modello ufficiale GFS tra venerdì 13 e sabato 14 gennaio, come ben evidenziato da queste 2 mappe in sequenza di 6 ore in 6 ore:

Le nevicate risulterebbero più copiose sull’Appennino ligure (versante padano), sull’est del Piemonte e l’ovest lombardo, il Piacentino, ma sarebbero possibili anche su tutto l’arco alpino, tranne sulla valle dell’Isarco. L’avanzata del fronte risulterebbe lenta e quando questo giungerebbe sui settori orientali della Valpadana e sul centro Italia domenica 15, la precipitazione virerebbe in pioggia per un afflusso di aria eccessivamente mite in quota. 

Il run ufficiale del modello americano stima comunque i seguenti accumuli:

Veniamo alle note dolenti. Quanto è attendibile al momento questa previsione? Solo al 15%, in quanto è pur vero che la media degli scenari prevista evidenzia un maggior dinamismo delle correnti rispetto ad un dominio netto dell’alta pressione, ma non riesce ancora ad inquadrare quel "gioco di sponda" tra figure depressionarie che favorirebbe questo genere di episodi nevosi, come ben potete vedere qui:

Se infatti è presente il primo soggetto, cioè quel minimo sull’Egeo che introdurrebbe aria più fredda da nord-ovest, all’appello mancherebbe poi la seconda bobina depressionaria che abbiamo evidenziato noi con quei punti di domanda. Per questo, almeno per ora, la previsione ha un’attendibilità del solo 15% ma potrebbe crescere nei prossimi giorni. Seguite quindi gli aggiornamenti! 

Autore : Alessio Grosso