00:00 29 Ottobre 2017

MODELLO EUROPEO: ottobre si conclude con annuvolamenti di passaggio, ma novembre come sarà?

Facciamo il punto della situazione, commentando la circolazione atmosferica del presente ma spingendo il nostro sguardo al futuro del prossimo mese, novembre. Ecco quali caratteristiche potrebbe avere, almeno nella sua prima parte.

Ottobre, come era prevedibile, si conclude sotto una circolazione che quest’anno porta un ricompattamento precoce del Vortice Polare, in netto anticipo rispetto quanto verificatosi recentemente. La stagione estiva che ormai ci siamo lasciati alle spalle, è stata contraddistinta da una mancanza di avvezioni calde in grado di portare grossi surplus positivi della temperatura a livello polare. Da questo punto di partenza abbiamo potuto contare su di un processo di ricompattamento e raffreddamento del Vortice Polare che ci porta direttamente alle dinamiche di queste ultime settimane, nelle quali ritroviamo un vortice tendenzialmente chiuso e compatto, il quale lascia pochi margini di comunicazione con la fascia delle medie latitudini.

A livello locale (Europa) a farne le spese sono le località inferiori al 50° di latitudine nord, le quali vengono spesso interessate da lunghe fasi anticicloniche. Il rialzo delle temperature e la presenza di elevati geopotenziali anche alle quote superiori, giunge come conseguenza di un accumulo di masse d’aria calde subtropicali su Africa ed Europa occidentale, laddove i nostri anticicloni stabiliscono spesso il loro cuore più caldo, permanendovi per molte settimane. 

Da questo chiodo fisso dell’atmosfera, deriva la grande latitanza delle perturbazioni atlantiche in grado di interessare l’Europa precedute da flussi organizzati di venti meridionali che potrebbero risolvere i gravi problemi di siccità che stanno accanendosi sulle nostre regioni settentrionali. 

Potrà esserci una modifica a questa situazione? 

Nel prossimo fine settimana una perturbazione tenterà un approccio al nostro Paese partendo dai quadranti occidentali, verso il bacino centrale del Mediterraneo. Tuttavia a livello generale ritroveremo ancora un Vortice Polare tendenzialmente compatto, il quale altro non farà che "invogliare" le fasce anticicloniche a mantenersi su latitudini tendenzialmente elevate anche per il mese di novembre. 

Le conseguenze sono presto dette: almeno per la prima metà del nuovo mese, l’evoluzione più probabile porterà ancora lunghi interludi anticiclonici sul Mediterraneo e l’Europa meridionale. Qualche parentesi più instabile potrà trovare un percorso sul Mediterraneo ma generalmente saranno episodi circoscritti nella durata e limitati nello spazio, non segnaleranno alcun cambio deciso di rotta nella circolazione generale a livello emisferico. 

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Autore : William Demasi