00:00 21 Maggio 2018

Il primo CALDO in arrivo sull’Italia: DOVE, COME, QUANDO

Masse d'aria più calde di origine africana, in arrivo sul Mediterraneo entro il prossimo fine settimana. Vediamo nel dettaglio analisi sinottica e possibile evoluzione a LUNGO TERMINE.

Dovevamo aspettarcelo prima o poi, e del resto il calendario inizia ad essere "maturo", la prima ondata di caldo dalle caratteristiche ESTIVE della stagione 2018 è ormai alle porte, anche se ad esser sinceri si tratterà di una visita piuttosto blanda, senza la pretesa di arrivare alle grandi escalations canicolari delle estati scorse, ma del resto, per quelle c’è ancora tempo.

Dunque cosa succederà sull’Europa nei prossimi giorni e soprattutto COSA scatenerà l’arrivo del grande caldo sul nostro Paese entro il prossimo fine settimana?

A livello sinottico, come spesso accade, a scatenare una risalita di masse d’aria subtropicali africane verso il Mediterraneo, vi sarà lo sprofondamento di una circolazione depressionaria in sede iberica. La vecchia depressione ormai sganciata dal flusso portante della corrente a getto, sarà costretta ad arenarsi sull’Europa occidentale, dove resterà parcheggiata qualche giorno a cavallo tra venerdì 25 e domenica 27 maggio. 

Lungo il lato ascendente di questa depressione, ecco l’aria calda prelevata dalle latitudini nord africane per essere trascinata verso nord, quel tanto che basta da scatenare sul nostro Paese il primo evento di caldo estivo della nuova stagione.

Al momento ancora difficile sbilanciarsi sugli effettivi valori che potranno essere raggiunti al suolo, anche se in linea di massima la soglia psicologica dei +30°C potrà essere varcata su diverse regioni da nord a sud. Le temperature più elevate dovrebbero comunque riguardare più espressamente la Sardegna

Quanto durerà?
 
Anche su questo aspetto vi sono ancora molte incertezze ma a grandi linee i modelli a lungo termine ipotizzano già adesso quello che potrebbe essere lo sviluppo successivo di questa situazione; negli ultimi giorni di maggio, la depressione iberica potrebbe essere alimentata da nuovi apporti d’aria fresca in arrivo dall’oceano Atlantico settentrionale, al suo interno prenderebbe vita nuovamente una circolazione più attiva dei venti e forse potrebbe verificarsi persino un nuovo aggancio con la corrente a getto polare. 

Risultato?

Entro la fine del mese le correnti occidentali potrebbero trovare una via di fuga sulla Mitteleurope, condizionando soprattutto le regioni dell’Italia settentrionale con nuova instabilità ed una riduzione del quadro termico.

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Autore : William Demasi