00:00 10 Dicembre 2018

Meteo a 15 giorni: un “bottone ROSSO” per cambiare i connotati dell’inverno

Un vortice polare poco attivo, prossimo ad un clamoroso trasloco e poi con la "FEBBRE": potrebbero succederne di tutti i colori entro la parte finale dell'anno.

Un vortice polare che si trasferisce sul settore euro asiatico, si prende un febbrone da cavallo in stratosfera, che poi trasmette alla troposfera e condiziona pesantemente il nostro inverno, è qualcosa che non si descriveva da tempo.

Certamente ogni anno il vortice polare si prende la febbre ad un certo punto della stagione, ma spesso sono "affari suoi" perché dal febbrone spesso per noi europei non ne scaturisce nulla, nel senso che il freddo che occupava quella zona dell’emisfero nord non dilaga verso il Vecchio Continente o perlomeno non coinvolge direttamente l’Italia.

Raramente questo avviene però proprio nel periodo in cui il vortice polare dovrebbe correre all’impazzata, cioè essere in piena salute, e alla fine regalarci il solito Natale mite. Quest’anno se davvero il grande "bottone rosso", cioè quella zona di calore che vediamo presente sotto Natale sulla Siberia, venisse "acceso o schiacciato" e dilagasse in troposfera, il vortice polare subirebbe uno scossone storico e l’aria fredda potrebbe dilagare verso sud, proprio sul nostro Continente, con le conseguenze gelide e nevose che possiamo immaginarci.

Ecco, ci direte, state per scomodare come al solito un altro 85, senza che poi succeda un bel niente. Più che un 85 potrebbe verificarsi un’irruzione fredda come quella di fine febbraio di quest’anno, magari anche più corposa visto in che periodo dell’anno ci troviamo.

Non aspettate però di vedere tutto questo comparire nelle mappe del tempo prima di una settimana e solo con riferimento al periodo natalizio o successivo. Prima di allora infatti il vortice polare vivrà il suo piccolo momento di gloria, portandoci qualche piovosa perturbazione da ovest, in un contesto termico piuttosto mite per il periodo.

PER i MENO ESPERTI: cosa potrebbe succedere?
-In pratica si sta valutando se un previsto riscaldamento in stratosfera possa propagarsi in troposfera, riuscendo a spingere aria molto fredda verso l’Europa durante il periodo natalizio.

-Se questo avvenisse tra fine anno e buona parte del gennaio si potrebbe davvero vivere una fase invernale cruda su diversi settori del nostro Continente e sull’Italia potrebbe risultare frequente la neve.
 
Attendibilità attuale: 35%

IN SINTESI: il tempo da martedì 18 a martedì 25 dicembre:
fino al cambiamento di circolazione PRESUNTO si prevedono condizioni di tempo variabile e nel complesso non freddo con qualche momento debolmente perturbato, ma con neve solo dalle quote medie in montagna.

Autore : Alessio Grosso