00:00 21 Febbraio 2019

Meteo a 15 giorni: l’alta pressione leverà le tende nei primi giorni di marzo

Prospettive per un cambiamento radicale della circolazione a scala europea nei primi giorni di marzo ci giunge questo pomeriggio anche dal modello americano.

Siamo in attesa di un fine settimana freddo e ventoso su molte aree della nostra Penisola. L’alta pressione pone un muro invalicabile alle correnti atlantiche, che sono costrette a fermarsi all’altezza delle Isole Britanniche; ne deriva una dicotomia termica abbastanza spiccata tra la parte occidentale (dove farà quasi caldo) e i settori orientali del continente (dove l’inverno si esprimerà a dovere). 

L’alta pressione che sta decidendo le sorti del tempo in Europa, dovrebbe lentamente uscire di scena all’inizio di marzo, lasciando spazio ad una circolazione occidentale mite e variabile che probabilmente avrà risvolti anche in Italia. 

La prima mappa valida per venerdi 1 marzo, mostra l’alta pressione ormai alle corde, incalzata da veloci correnti occidentali facenti capo ad una depressione posizionata ad ovest dell’Irlanda. Tali correnti tenderanno ad erodere ulteriormente il tessuto dell’alta pressione a partire da nord-ovest, fino a demolirla definitivamente durante la prima settimana di marzo. 

Tra lunedi 4 e martedi 5 marzo (seconda mappa), la media degli scenari del modello americano pone una prima saccatura piovosa in ingresso da ovest sul Mediterraneo. 

Se questa tendenza fosse confermata, ci troveremo davanti ad una ghiotta occasione per il settentrione di fare incetta di pioggia in pianura e neve sulle Alpi (anche se a quote medio-alte). 

Il cambiamento verrebbe accolto a braccia aperte dagli agricoltori dell’Italia centro-settentrionale che da molto tempo sono in attesa di un po’ di pioggia. 

Al meridione cesserebbero gli afflussi freddi da nord-est in favore di una condizione più primaverile, con qualche pioggia che potrebbe bagnare il territorio sotto l’egida di temperature decisamente più miti. 

Al momento, le probabilità di riuscita di questo cambiamento non sono ancora elevate, ma stanno via via aumentando; attualmente siamo attorno al 40-45%. Nei prossimi giorni faremo il punto della situazione alla luce delle nuove emissioni dei modelli. 

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Autore : Paolo Bonino