00:00 31 Maggio 2016

I segreti del CALDO: se si afferma deciso è difficile sbarazzarsene, ma se stenta…

Un'ondata di calore intensa e persistente NON è facile da "sfrattare".

Il mese di giugno segna il periodo di massima insolazione, cosi come ormai tra una ventina di giorni la durata del giorno sarà anch’essa ai massimi annuali, se entrasse prima della metà del mese un caldo tosto con radici africane, ci vorrebbe un fronte temporalesco importante per spezzarne l’offensiva.

Quando l’Italia è protetta da una cupola anticiclonica di matrice africana e un fronte si avvicina alle Alpi, qualche spiffero freddo potrà infilarsi tra i valichi alpini e produrre qualche forte temporale in fase prefrontale, ma ciò sarà frutto solo dell’ingresso parziale di un gomito depressionario.
 
La rinfrescata rimarrà limitata alle aree coinvolte dal temporale e oltretutto durerà poche ore; il fronte nel frattempo si sarà allontanato verso il centro Europa e il caldo seguiterà a dettar legge.

Solo qualora entrasse deciso un fronte freddo nel Mediterraneo, allora si che il caldo avrebbe le ore contate: i fenomeni in questo caso potrebbero risultare molto intenso, pur non raggiungendo la violenza del singolo temporale prefrontale, il primo ad aver affrontato la calura e generato contrasti pericolosi.

In alternativa va benissimo anche il Maestrale intendiamoci o una corrente da ovest, purchè si inserisca di prepotenza. Il sud e anche parte del centro spesso faticano da metà giugno in poi a ricevere il passaggio della coda dei fronti freddi atlantici, ma facilmente conoscono le rinfrescate che il Maestrale sa offrire dietro il passaggio del fronte stesso. 

Certo Il Maestrale farà perdere solo qualche grado e c’è il rischio che l’azione dell’anticiclone torni subito dopo più determinata di prima. Se una grossa bolla di calore resiste sino a fine giugno, diventa facile, ma non automatico, che essa persista anche per tutta la prima metà di luglio.

Oltretutto resta e resterà a lungo un’autentica fornace il nord Africa, con picchi anche di 32°C a 1500m, pronti alla prima buona occasione ad inserirsi nuovamente in sede mediterranea, così come del resto si è verificato spesso negli ultimi 10-15 anni.

Bisogna dunque abituarsi a convivere con queste situazioni di caldo estremo. Sino ad ora comunque NON si vede nulla di tutto questo; solo brevi fiammate africane interrotte da temporali e frescura atlantica. Dunque non fasciamoci la testa anzitempo… 

Autore : Alessio Grosso