00:00 29 Agosto 2017

Diportisti: quando il mare può diventare pericoloso…

Qualche "segreto" del tempo sul mare nel cuore della stagione estiva.

Si avvicina un fronte freddo ma la giornata si presenta lattiginosa in mare aperto, con foschia diffusa, addirittura nebbia di primo mattino. Veli di cirri, altocumuli del tipo castellano, cioè simili alle mure turrite di un castello. D’improvviso ecco cumuli congesti in fase di rapido sviluppo, il mare è poco mosso. Si passa ai cumulonembi con i primi tuoni, poi ecco i rovesci, un rinforzo del vento, poi solo la pioggia con il mare che si appiattisce. Il cielo subito dopo appare lavato, la visibilità è ottima, il cielo è ancora punteggiato da qualche cumulo residuo, il vento sinottico è ora generalmente settentrionale e rinforza.

Prima di un temporale sul mare è possibile sentire un debole ronzio d’ape: sono i fuochi di Sant’Elmo, che durante la notte lungo l’albero della nave originano piccole fiammelle bluastre. Sono campi elettrici molto intensi che ionizzano l’aria in prossimità delle punte.

Nei settori centrali degli anticicloni, il tempo sul mare non è significativo: il cielo è parzialmente nuvoloso, sono infatti presenti stratocumuli cosiddetti di subsidenza, la brezza è debole, il vento sinottico inesistente.

L’aria calda penetra facilmente nel Mediterraneo, l’aria fredda invece fa una grande fatica per l’azione di blocco operata dai sistemi montuosi. Se in estate vedete dalla barca in mezzo al mare delle nubi a forma di pesce, o di piatti, i classici altocumuli lenticolari, comparire sopra una catena montuosa, dovete interpretarlo come un segnale di imminente sconfinamento di aria fredda; se vedete nubi nere a forma di rotolo avanzare con prepotenza dalla costa non avvicinatevi troppo al porto: l’aria fredda tracimerà entro qualche ora, turbolenta e pericolosa.

La brezza di mare non è legata solo al bel tempo, anzi è tanto più forte e si leva tanto più presto quanto l’aria sulla terraferma è instabile.

Le brezze sono legate all’intensità del riscaldamento solare, nubi compatte e sbalzi termici poco marcati tra mare e terra provocano una brezza modesta o assente. La brezza prima soffia perpendicolare alla costa, se è costante e duratura tende verso destra per la forza di Coriolis.

Le Bocche di Bonifacio sono una zona particolarmente ventosa, anche quando altrove c’è bel tempo con mare tranquillo. Qui si misurano venti anche di 90 km/h anche in condizioni di calma atmosferica generale. Di norma i venti provengono da E o da W e soffiano ad una velocità media di 20 nodi.

Autore : Alessio Grosso