00:00 8 Aprile 2002

Non esiste più il tempo di una volta

Breve riflessione sul tempo che fa...

Non esiste più il tempo di una volta.
Temporali che non arrivano, perturbazioni “smidollate”, alte pressioni che si insediano sul Mediterraneo e durano mesi senza interruzioni, determinando gravi situazioni di siccità. La neve si prende gioco di sciatori ed operatori turistici presentandosi ad aprile dopo aver disertato le montagne nei mesi canonici, persino le grandi depressioni che si formavano all’altezza dell’Islanda quest’anno non sono praticamente esistite, recitando un ruolo di semplice comparsa.

Possibile che tutto questo sia solo una conseguenza dell’effetto serra, o è lecito pensare che tali cambiamenti facciano parte di un progetto naturale di cambiamento climatico, che si ripete ciclicamente?

Comunque sia balza all’occhio la sensibile diminuzione dell’attività temporalesca sulla Penisola, la scomparsa dei vecchi nebbioni estesi e persistenti che una volta stringevano d’assedio per settimane la Valpadana, capoluoghi compresi. Si è drasticamente ridotta la permanenza della neve al suolo, mentre divergono i dati sulla frequenza del vento.

Ma la cosa che sorprende di più è la dinamica meteorologica giornaliera: se fino a qualche anno fa la presenza di una data nube nelle prime ore del mattino indicava instabilità certa, oggi anche i segni premonitori risultano decisamente meno attendibili.

Insomma il tempo si diverte a non rivelare la sua personalità e i previsori a volte brancolano nel buio…
Autore : Alessio Grosso