09:21 8 Maggio 2024

GROSSO: “abituati a 10 mesi di anticiclone su 12, ora siamo sconvolti dai capricci del tempo, ma…”

L'editoriale su quest'anno più piovoso del normale su molte zone del Paese, anche se non all'estremo sud.

E’ molto interessante capire che, nonostante il Pianeta si stia scaldando, le stagioni non sono tutte uguali, ci sono dei mini cicli con piogge inferiori alla norma che causano siccità, alternati a fasi più dinamiche del tempo, in cui le precipitazioni divengono improvvisamente abbondanti e frequenti.

Negli ultimi anni Sardegna e Sicilia non avevano vissuto fasi siccitose, tanto da far pensare che tutti gli scritti sul rischio desertificazione sulle isole fossero carta straccia; invece quelle abbondanti precipitazioni erano figlie di una grossa anomalia; l’anticiclone occupava la scena in modo diffuso e persistente, ma lungo i confini della sua vasta cintura protettiva, si infilava l’aria fredda che generava precipitazioni temporalesche, intensive proprio sulle aree solitamente meno battute dalle piogge.

In realtà anche oggi che la Sicilia vive una siccità molto grave, che non si verificava da alcuni anni, il rischio desertificazione appare esagerato, perché l’effetto compensativo è sempre dietro l’angolo e tra oggi e domani ad esempio cadrà sull’isola molta pioggia.

In ogni caso questo lungo periodo asciutto per il sud, è il risultato di una ripresa di una sorta di normalità zonale per il resto d’Italia, cioè le perturbazioni atlantiche, pur correndo un po’ alte di latitudine, sono tornare a transitare da ovest verso est, favorendo quelle precipitazioni generose che al nord e al centro mancavano da parecchio.

Certo, abituati a 10 mesi di anticiclone su 12, è normale essere sconvolti da quelli che chiamiamo i “capricci del tempo” ma la realtà atmosferica in cui sono cresciuti le vecchie generazioni era proprio questa: precipitazioni ben distribuite durante l’anno tra nord e centro con picchi a novembre e maggio in pianura e d’estate nelle Alpi, piogge al sud soprattutto d’inverno con l’arrivo delle correnti fredde da nord e gran secco e caldo d’estate.

I temporali di maggio sono sempre stati una costante giornaliera per il nord, ma i giovani di oggi ormai li hanno contati sulle dita in questi anni e dunque si stupiscono di una stagione così instabile. E’ facile che questa stagione rimanga un’eccezione oppure ne sia seguita da un’altra analoga prima del ritorno a fasi siccitose, sono i cicli meteo degli anni della nostra vita, in un contesto sempre più raramente freddo, spesso mite o caldo.

Maggio continuerà così dunque? SI, è previsto un altro grosso guasto a metà mese al nord e su parte del centro e ancora instabilità a tratti sino alla fine del mese, che solo occasionalmente però raggiungerà anche il meridione.

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