00:00 29 Luglio 2013

Artico estate 2013: come stanno i ghiacci polari?

Sull'emisfero nord luglio risulta essere il mese statisticamente più caldo dell'estate, segnando assieme ad agosto il periodo dell'anno in cui in ghiacciai artici registrano le fasi di maggiore ablazione. Come si sta comportando la calotta polare durante questa estate 2013? Che differenze ci sono rispetto alla drammatica estate 2012?

In questi ultimi anni il ritiro dei ghiacci artici durante l’estate ha segnato dei record di ritiro sempre più preoccupanti. L’estensione del pack artico durante questa estate 2013 non manifesta alcuna chiara inversione di tendenza, tuttavia il ritmo di scioglimento della calotta risulta in parte più attenuata rispetto quanto è avvenuto nelle annate trascorse. L’arrivo di luglio ha presentato sul conto i grossi limiti imposti dagli esigui spessori di ghiaccio nelle aree più esterne della calotta polare. Si tratta in gran parte di ghiaccio che va formandosi nel corso di una singola stagione invernale, risulta quindi assai sottile e piuttosto poroso, incorrendo in un processo di scioglimento certamente più veloce rispetto al ghiaccio antico e quasi totalmente privo di aria che costituisce il cuore vero e proprio della calotta polare.

In questa fase della stagione il ritiro sta entrando a pieno titolo nella sua fase più critica, il sottomedia di estensione tende ad essere piuttosto marcato ma complessivamente ben bilanciato in tutte le zone dell’Artico. Facendo un confronto tra le temperature attuali e quelle registrate nello stesso periodo lo scorso anno, spicca all’occhio la temperatura molto più bassa presente in sede nord americana. Le differenze rispetto allo scorso anno risultano particolarmente evidenti facendo un paragone diretto tra i valori termici attuali e quelli registrati nell’estate 2012. Questo fattore può risultare di fondamentale importanza al fine di poter comprendere quale sarà il comportamento del ghiaccio polare durante l’ultima parte di estate.
 

Secondo alcuni modelli di previsione la presenza di anomalie marine più basse rispetto allo scorso anno, favorirebbero entro agosto un ricompattamento piuttosto anomalo del Vortice Polare Troposferico a cavallo tra nord Atlantico, penisola Groenlandese, Canada orientale e mare del Labrador. Su questi settori le temperature potrebbero portarsi sino a -8°C alla quota di 1300 metri, rallentando il processo di fusione delle masse artiche, avviando un trend che paragonato agli scorsi anni potrebbe risultare moderatamente positivo.

Autore : William Demasi