00:00 25 Settembre 2022

MALTEMPO: inizio settimana ancora a rischio NUBIFRAGI su alcune regioni

Anche la giornata di lunedi 26 settembre vedrà molti temporali anche intensi in Italia. Parziale tregua martedi.

L’intensa perturbazione che sta agendo sull’Italia, nelle prossime 36 ore darà filo da torcere a parte delle regioni centrali e al sud, dove si prevedono temporali anche molto intensi con rischio anche di alluvioni lampo. 

Già oggi sarà una giornata difficile per Lazio, Sardegna e Campania. Domani, lunedi 26 settembre, i fenomeni si porteranno più a sud ed avranno intensità ancora molto forte. 

La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di lunedi 26 settembre: 

Occhi puntati su Campania, Cilento, Calabria Tirrenica e nord Sicilia. In queste zone sono attesi fenomeni anche molto intensi con rischio di allagamenti e alluvioni lampo. Piogge di un certo peso anche nel sud della Sardegna

Sul resto d’Italia avremo invece un tempo variabile/instabile. Temporali isolati nelle aree interne del centro e rovesci tra la Liguria e il nord-est. Più stabile il tempo sul nord della Sardegna e sul Piemonte. 

La seconda mappa mostra invece le precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di martedi 27 settembre: 

Il maltempo allenterà un po’ la presa, ma saranno presenti sempre dei temporali tra il Cilento, la Calabria Tirrenica e la Sicilia. Rovesci e qualche temporale si attiveranno in giornata nelle aree interne del centro e al nord-est. Tempo migliore invece al nord-ovest dove non dovrebbe piovere. 

Ancora troppo scarse invece le piogge cadute ieri sabato 24 su gran parte del nord-ovest, specie sul Piemonte e sulla Lombardia. Quantitativi soddisfacenti solo sulla Liguria centrale e su alcune zone del Vercellese: la siccità purtroppo prosegue quasi ovunque e al momento non si intravvede una via d’uscita nel breve e medio periodo. Su molte zone del nord-ovest (specie Piemonte e Lombardia) sono già morti il 20% degli alberi ad alto fusto e la vegetazione ancora viva è in agonia. Su alcune zone della bassa Valle d’Aosta, notoriamente una delle zone più soggette a temporali estivi, è seccata il 60% della vegetazione collinare.

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Autore : Paolo Bonino