00:00 20 Maggio 2016

BREZZA di MARE: Perchè se vado al mare adesso fa più fresco che all’interno?

In questo periodo si sente spesso parlare di "caldo nelle zone più lontane dal mare". Cerchiamo di capire come mai avviene ciò.

La primavera meteorologica sta per cedere il testimone all’estate…e questo ipotetico cambio avverrà tra una decina di giorni. Il sole risulta quasi a picco sullo Stivale nelle ore centrali della giornata e il suo potere riscaldante è notevole. Le ondate di caldo iniziano ad essere pressanti e i 30° possono venire valicati in scioltezza, specie nel mese di giugno.

L’escursione termica tra il giorno e la notte nelle zone più lontane dal mare può essere notevole: al mattino l’aria è ancora frizzante, mentre di giorno la canicola può farsi già sentire sfiorando in alcuni casi condizioni afose.

L’Italia è un Paese circondato quasi per intero da specchi d’acqua. Mare e terraferma offrono un ventaglio climatico non indifferente alla nostra Penisola. Le differenze termiche possono essere notevoli già ad una manciata di chilometri di distanza qualora si passi da un regime continentale di una valle interna al clima marittimo delle coste.

Il divario termico tra le zone interne e costiere si amplifica ulteriormente in questo periodo. La terraferma si scalda immediatamente, mentre il mare ricorda ancora per diverso tempo l’inverno appena passato, scaldandosi molto più lentamente. Ne deriva una dicotomia climatica non indifferente: il caldo può impadronirsi delle zone interne già nel mese di giugno, mentre lungo le coste l’azione refrigerante del mare ancora freddo riesce a placare l’euforia dei termometri, sempre che non intervengano venti di caduta dall’interno.

All’inizio dell’estate il mare risulta quindi più freddo rispetto alla terraferma. La sua temperatura può essere anche di 10° inferiore a quella che si registra in prossimità di una località situata all’interno. Questa differenza di temperatura crea uno squilibrio pressorio su piccola scala che determina l’insorgenza di una corrente nei bassi strati diretta dal mare ( più freddo) verso la terraferma ( più calda). Ecco la BREZZA DI MARE.

In prossimità dei litorali ampi e privi di insenature è un vento molto debole, quasi impercettibile, che non esercita nessuna azione sul moto ondoso. Se invece il litorale si presenta ricco di insenature e golfi, la brezza può presentarsi sottocosta come un vento moderato che increspa la superficie marina soprattutto nelle ore del pomeriggio.

La brezza di mare, in origine, presenta la stessa temperatura dello specchio d’acqua che l’ha generata, quindi è più fredda rispetto alla terraferma. Durante il suo percorso verso l’interno tende a riscaldarsi, ma non in maniera tale da determinare picchi eccessivi di caldo. Di conseguenza le temperature massime registrate in prossimità dei litorali interessati dalla brezza non si discosteranno troppo dai valori termici della superficie marina e saranno molto più bassi rispetto alle temperature dell’immediato entrorerra (dove la brezza di mare può non arrivare).

La brezza di mare è una prerogativa solo dei litorali? Assolutamente no. All’inizio dell’estate, quando il mare si presenta molto più freddo, il divario termico tra il mare e la terraferma risulta in qualche caso notevole. Maggiore è la differenza di temperatura con la terraferma, più forte sarà la corrente aerea che ne scaturirà.

Nei mesi di giugno e luglio la brezza risulta più tenace e può penetrare fino a 30-40km all’interno, presentandosi come vento moderato, se non forte, nell’immediato entroterra. La brezza di mare, quando penetra all’interno, può essere accompagnata anche da un fronte nuvoloso che si muove con essa ( fronte di brezza). Questo, se l’aria si presenta instabile, può contenere anche cellule temporalesche.

Alla fine dell’estate, quando il mare risulta ormai più caldo, il divario termico con la terraferma tende a diminuire con una conseguente diminuzione dell’intensità della brezza. Nel mese di settembre, difatti, essa risulta quasi impercettibile e limitata solamente ai settori prossimi alla costa.

Autore : Paolo Bonino