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INVERNO in arrivo: che ruolo hanno il vortice polare e l'anticiclone russo nel determinare FREDDO e NEVE sull'Italia?

Negli ultimi anni, l'anticiclone russo, noto come l'anticiclone siberiano, sembra influenzare in modo meno rilevante il clima europeo. Questo cambiamento potrebbe essere attribuito ai cambiamenti climatici, alle variazioni naturali nell'atmosfera, al riscaldamento dell'Artico e alle oscillazioni atmosferiche.

Editoriali - 29 Settembre 2023, ore 10.57

Il comportamento del vortice polare può influenzare l'inverno italiano in vari modi, anche se non è l'unico fattore determinante. Il vortice polare è una vasta area di bassa pressione nell'atmosfera polare, e le sue fluttuazioni possono avere impatti significativi sulla circolazione atmosferica in tutto l'emisfero settentrionale.

 
Ecco alcune possibili influenze del vortice polare sull'inverno italiano:
 
Temperatura: Il vortice polare influenza la direzione e l'intensità delle correnti d'aria fredda provenienti dall'Artico. Quando il vortice polare è forte e ben definito, mantiene queste masse d'aria fredda principalmente confinate nell'Artico. Questo porta a inverni più miti in Italia e in gran parte dell'Europa.
 
Tuttavia, se il vortice polare subisce delle perturbazioni o indebolimenti, le correnti d'aria fredda possono scivolare verso il sud, portando temperature più basse sull'Italia. Questi eventi possono causare periodi di freddo intenso e possono anche aumentare il rischio di neve, specialmente nelle regioni settentrionali e montuose, ma spesso anche in Adriatico e al sud.
 
Precipitazioni: Il comportamento del vortice polare può influenzare anche i modelli di precipitazione. Un vortice polare instabile può favorire l'arrivo di sistemi meteorologici, come depressioni e fronti, che portano precipitazioni all'Italia. Queste precipitazioni possono variare da piogge abbondanti a nevicate significative nelle zone montuose.
 
Blocchi atmosferici: Il vortice polare può contribuire alla formazione di blocchi atmosferici. Un blocco atmosferico è una configurazione in cui un sistema meteorologico persiste per un periodo prolungato, influenzando il clima in una determinata regione. Ad esempio, un blocco ad alta pressione può portare a condizioni di tempo stabile e asciutto, mentre un blocco a bassa pressione può comportare precipitazioni costanti.
 
La presenza di blocchi atmosferici può avere un impatto significativo sull'inverno italiano. Ad esempio, un blocco ad alta pressione può portare a periodi prolungati di tempo secco e freddo, mentre un blocco a bassa pressione può portare a piogge continue.
 
Va sottolineato che il comportamento del vortice polare è soggetto a fluttuazioni naturali e può variare da un anno all'altro. Inoltre, altri fattori regionali e globali, come l'oscillazione nord-atlantica (NAO), il fenomeno di El Niño-La Niña e i cambiamenti climatici a lungo termine, possono interagire con il vortice polare per influenzare il clima in Italia durante l'inverno.
 
L'anticiclone russo invece, noto anche come l'anticiclone siberiano o l'anticiclone dell'Europa orientale, è un vasto sistema di alta pressione atmosferica che si sviluppa a ridosso del suolo sopra la Siberia durante l'inverno.
 
Questo anticiclone può influenzare il clima in Europa e in altre parti del mondo, ma negli ultimi anni sembra essersi manifestato in modo meno frequente o meno influente. Ciò può essere spiegato da diversi fattori:
 
Cambiamenti climatici: Uno dei fattori principali potrebbe essere il cambiamento climatico. Con l'innalzamento delle temperature globali, le dinamiche atmosferiche possono essere influenzate. Ad esempio, l'aumento delle temperature invernali in alcune regioni può rendere meno probabile la formazione di un anticiclone estremamente freddo e stabile sulla Siberia.
 
Variazioni naturali: Le dinamiche atmosferiche sono anche influenzate da variazioni naturali a breve termine, come l'Oscillazione Nord-Atlantica (NAO) e l'Oscillazione Artica. Questi modelli possono variare di anno in anno, influenzando la frequenza e l'intensità delle incursioni di aria fredda dall'Europa orientale.
 
Riscaldamento dell'Artico: Il riscaldamento più rapido dell'Artico rispetto alle regioni circostanti può influenzare i modelli di circolazione atmosferica, spostando le aree di alta pressione e bassa pressione. Questi cambiamenti possono alterare la frequenza e la durata delle incursioni di aria fredda in Europa.
 
Oscillazioni atmosferiche: Le oscillazioni dell'atmosfera, come il North Atlantic Oscillation (NAO) e il Siberian High, possono variare in intensità e influenza da un anno all'altro. Queste oscillazioni possono determinare la forza e la direzione dei flussi d'aria e influenzare la persistenza dell'anticiclone russo.
 
Va notato che, sebbene l'anticiclone russo possa sembrare meno influente in alcune stagioni, può comunque avere un impatto significativo sul clima europeo in determinati anni. Inoltre, le dinamiche atmosferiche sono complesse e interconnesse, quindi le variazioni possono essere il risultato di una combinazione di fattori. Gli scienziati del clima continuano a studiare queste dinamiche per comprendere meglio le cause dei cambiamenti osservati nei modelli meteorologici e climatici.

Il prossimo inverno risentirà ancora dei blocchi atmosferici? Molto probabile, anche segnatamente di tipo anticiclonico, dunque con scarsità di fenomeni e clima poco freddo.

L'anticiclone russo non aiuterà a veicolare il freddo verso di noi? Potrebbe farlo ormai statisticamente solo ad inizio stagione (prima di Natale), oppure a fine febbraio, con un'ondata di freddo tardiva, più difficilmente nel cuore della stagione, a causa del blocco anticiclonico. 

Sorprese? Non sono da escludere, ma negli ultimi anni sono risultate sempre più rare, mentre continuano a manifestarsi con una certa frequenza episodi nevosi sul medio Adriatico e sul meridione, le aree più vulnerabili del Paese alle scorribande dell'aria fredda.
 
 
 
 
 
 
 
 

Autore : Alessio Grosso

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