00:00 20 Febbraio 2018

PREVISIONI METEO: il GRANDE FREDDO in rotta verso l’Europa

In sintesi, l'evoluzione messa in luce dal modello americano da qui alla fine di febbraio. GRANDE GELO in rotta verso l'Europa.

Si accorciano le distanze previsionali ed i modelli iniziano a focalizzare con maggior precisione, quelli che saranno i comportamenti della massa d’aria gelida in arrivo sull’Europa. A livello sinottico la nuova circolazione trarrebbe quindi origine in una potente azione di disturbo, nella quale gli anticicloni abbandonerebbero la fascia delle medie e delle basse latitudini, portandosi verso nord, conquistando l’oceano Atlantico settentrionale, la Penisola Scandinava, il nord della Russia.

Da qui un ampio movimento antizonale che conquisterebbe in breve tempo l’intera Europa, qualcosa di raro e di difficile da osservare, una dinamica prepotente di raffreddamento come non la si vedeva più da diverso tempo. 

L’apice di questo raffreddamento viene inquadrato dai modelli tra domenica 25 e mercoledì 28 febbraio, i valori termici contenuti al suo interno assolutamente degni di nota, con picchi sino a -20°C sul piano isobarico di 850hpa (circa 1400 metri) previsti sulla Russia, i Paesi Baltici, la Polonia e l’Ucraina. Valori compresi tra -15°C/-18°C sul centro Europa, la Francia il Regno Unito. 

Quale destino per l’Italia? 

Al momento l’ipotesi più realistica vede un coinvolgimento diretto delle regioni settentrionali, con una fase acuta del freddo attesa tra la seconda metà di domenica 25, sino a martedì 27 febbraio.

Ancora difficile dare una stima sulla quantità precisa di freddo in entrata attraverso la porta della Bora, spostando lo sguardo alla quota di 850hpa (circa 1400 metri) lo spread sulle regioni settentrionali oscilla ancora in un range compreso tra -5°C e -15°C, decisamente troppo elevato per trarre una conclusione sull’effettiva bontà del freddo in ingresso. 

Sulle regioni centrali il freddo risulterebbe sicuramente più marginale, quasi inavvertibile sulle regioni meridionali. Questi due ultimi settori sarebbero invece interessati da frequenti episodi di instabilità, con precipitazioni abbondanti. 

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Autore : William Demasi